É l'anno del Giubileo, come ottenere l'indulgenza

Crotone – Anche nella diocesi di Crotone-Santa Severina si è dato inizio all’anno giubilare. Un anno di speranza per i pellegrini che potranno chiedere l’indulgenza plenaria per se stessi o per le ani...

A cura di Redazione
01 gennaio 2025 10:00
É l'anno del Giubileo, come ottenere l'indulgenza -
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Crotone – Anche nella diocesi di Crotone-Santa Severina si è dato inizio all’anno giubilare. Un anno di speranza per i pellegrini che potranno chiedere l’indulgenza plenaria per se stessi o per le anime del purgatorio.

I fedeli, “pellegrini di speranza”, potranno ottenere l’indulgenza intraprendendo un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare, verso almeno una delle quattro Basiliche Papali Maggiori di Roma, in Terra Santa o in altre circoscrizioni ecclesiastiche, e prendendo parte a un momento di preghiera, celebrazione o riconciliazione. Poi, ancora, «visitando devotamente qualsiasi luogo giubilare» e vivendo momenti di adorazione eucaristica o meditazione, concludendo con il Padre Nostro, la Professione di Fede e Invocazioni a Maria. In più, in occasione del Giubileo, si potrà conseguire l’indulgenza, alle stesse condizioni, mettendosi in cammino anche verso altri luoghi sacri nella città di Roma, come altre Basiliche e Santuari storici, le chiese dei cammini giubilari dedicati all’Iter Europaeum e le chiese dedicate alle Donne Patrone d’Europa e Dottori della Chiesa.

In caso di gravi impedimenti, i fedeli «veramente pentiti che non potranno partecipare alle celebrazioni, ai pellegrinaggi o alle visite», potranno conseguire l’indulgenza giubilare alle stesse condizioni se «reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita».

Un’altra modalità per conseguire l’indulgenza saranno, certamente, le «opere di misericordia e di penitenza, con le quali si testimonia la conversione intrapresa». I fedeli «seguendo l’esempio e il mandato di Cristo», sono stimolati «a compiere più frequentemente opere di carità o misericordia, principalmente al servizio di quei fratelli che sono gravati da diverse necessità». Allo stesso modo se si recheranno a rendere visita «ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili… ), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro».

Lo «spirito penitenziale», si legge ancora nelle Norme, «è come l’anima del Giubileo» e dunque l’indulgenza potrà essere ottenuta anche «astenendosi, in spirito di penitenza, almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali) e da consumi superflui, nonché devolvendo una proporzionata somma di denaro ai poveri, o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita». E, anche, dedicando parte del proprio tempo libero ad attività di volontariato.

Oltre alla chiesa concattedrale di Santa Severina i luoghi giubilare nella nostra diocesi sono: la chiesa dell’Immacolata, in Crotone nella la vicaria di Santa Severina: il santuario del Ss. Ecce Homo, in Mesoraca nella la vicaria di Cerenzia – Umbriatico: il santuario della Madonna della scala, in Belvedere di Spinello nella vicaria di Isola – Belcastro: il santuario della Madonna greca, in Isola di Capo Rizzuto nella vicaria di Strongoli: il santuario della Madonna d’Itria, in Cirò Marina

A questi si aggiunge la Cappella “San Giovanni di Dio” dell’ospedale di Crotone,

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