Estate di tradizioni secolari nel crotonese: voi le conoscete?

L’estate crotonese non sarà solo musica e spettacolo. Non ci saranno solo i big della canzone italiana, del teatro e del cabaret ma ci saranno anche gli appuntamenti con la tradizione, il folclore e l...

A cura di Redazione
10 luglio 2023 11:15
Estate di tradizioni secolari nel crotonese: voi le conoscete? -
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L’estate crotonese non sarà solo musica e spettacolo. Non ci saranno solo i big della canzone italiana, del teatro e del cabaret ma ci saranno anche gli appuntamenti con la tradizione, il folclore e la storia di un territorio che vuole ritrovare nel suo passato la spinta giusta per rilanciare il turismo.

E quale momento migliore considerato il grande impatto mediatico che i cartelloni estivi dei comuni della provincia hanno presentato o sono in procinto di annunciare. Se è vero che brillano gli eventi clou della bella stagione, ci sono altrettante iniziative che regaleranno la fotografia più verace e genuina di Crotone e dei suoi comuni.

Dalla costa all’entroterra come ogni anno si svolgeranno eventi legati alla cultura territoriale e divenuti nel corso del tempo appuntamenti fissi dell’estate.

Tra peculiarità culinarie, antichi riti e rievocazioni storiche, i Comuni sono pronti ad accogliere turisti e curiosi e a catapultarli nella storia e nella tradizione. Non mancheranno le sagre, prime fra tutte quella della sardella di Crucoli che sarà inserita all’interno del cartellone estivo degli eventi promosso dall’Amministrazione Comunale, in fase di pubblicazione nei prossimi giorni. Una lunga storia quella della Sagra della Sardella che lo scorso anno ha fatto registrare il suo 50esimo anniversario, in genere l’evento si svolge nella seconda domenica di agosto, una tappa inserita dal 1970 nel programma estivo dell’estate crucolese. Un evento di grande richiamo soprattutto per tutti coloro che arrivano da fuori territorio che conoscono e assaporano quello che rappresenta uno dei prodotti tipici più apprezzati e noti del crotonese.

Anche a Roccabernarda si rinnoverà l’appuntamento con la storia con la tradizionale attraverso la nuova edizione della Fiera di Mulerà che caratterizza da sempre il primo giorno di settembre ma che di recente è stata raddoppiata con eventi culturali, intrattenimento e fiera che hanno caratterizzato – lo scorso anno – anche la giornata del 31 agosto. Il nome trae origine dalla zona in cui sorge, Mulerà, area prescelta per lo scambio e la compravendita di bestiame. Una lunga tradizione che vede storicamente la presenza e il commercio di animali con gente che arriva da diverse parti della provincia crotonese e non solo.

Si tratta di uno degli appuntamenti storico, economico e agricolo tra i più importanti del Marchesato crotonese. Negli ultimi anni, vista la vicinanza con l’inizio dell’anno scolastico la Fiera di Mulerà è diventata anche un punto di riferimento per l’attività di approvvigione di materiale scolastico. A Cutro c’è poi una tradizione persa, quella della Festa del Pane, assente da alcuni anni ma un’altra che prosegue nonostante le difficoltà.

Si tratta della festa degli Scacchi Viventi di Cutro che è in programma nella serata del 12 agosto. Quest’anno ridimensionata nei costi ma non nel richiamo alla storia del territorio. Un evento in maschera che richiama in Piazza Giò Leonardo Di Bona migliagia di turisti e concittadini oltre che figuranti. Ad essere proposta è la rievocazione storica con la partita a scacchi alla corte di Spagna tra Mons. Ruy Lopez e Giò Leonardo Di Bona “Il Puttino”.

A Castelsilano c’è poi una gara che fa sorridere in molti ma che ogni anno si rinnova attirando le attenzioni dei Comuni del territorio crotonese. Si tratta della Gara degli Asini, che viene effettuata nel mese di agosto e la cui data esatta è ancora in fase di studio.

La manifestazione trae origine da un’antichissima tradizione sviluppatasi fino ai primi anni ’50 nei paesi della presila e della Sila. Infatti, durante i festeggiamenti del Santo patrono, tra un gioco popolare ed un altro, venivano organizzate queste competizioni tra i migliori esemplari presenti nei paesi, capaci di coinvolgere ed entusiasmare un’intera popolazione.

Alcuni storici hanno dimostrato con dovizia di particolari che, l’istituzione della stessa, durante i primi anni del secolo 18°, si deve ad un signorotto del luogo che, per redimere le diatribe concernenti il matrimonio della propria primogenita, organizzò la gara che vedeva la partecipazione di tutti gli aspiranti mariti. Chi arrivava primo prendeva in moglie la splendida e, sicuramente, ricca fanciulla.

Riproporre oggi questo ” palio dei poveri” significa prima di tutto riappropriarsi di questa tradizione, in un’epoca nella quale, ad esempio, molti bambini non hanno mai visto un asino, e, successivamente, rendere un piccolo ma significativo omaggio a quest’eterno e fedele lavoratore, simbolo mai dimenticato della laboriosità del popolo di Calabria.

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