Fiorino (Forza Italia): La riduzione di Guardie Mediche

Crotone – Argomento “guardie mediche” caldissimo, vista la riduzione di presidi subiti dalla provincia di Crotone. Due giorni fà è stata Azione ad alzare i livelli di guardia e a richiamare la politic...

A cura di Redazione
23 marzo 2024 12:30
Fiorino (Forza Italia): La riduzione di Guardie Mediche - Giuseppe Fiorino
Giuseppe Fiorino
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Crotone – Argomento “guardie mediche” caldissimo, vista la riduzione di presidi subiti dalla provincia di Crotone. Due giorni fà è stata Azione ad alzare i livelli di guardia e a richiamare la politica regionale (leggi l’articolo). A riprendere il tema, oggi, è il coordinatore cittadino di Forza Italia, Giuseppe Fiorino.

Ecco il suo comunicato integrale.
Da 31 a 24. Sono questi i numeri, freddi ma eloquenti, che porteranno, se non si troveranno soluzioni immediate, all’ulteriore eliminazione di sette guardie mediche e che, più di mille parole, illustrano e racchiudono tutta la complessità della sanità nella provincia di Crotone
Una problematicità che anno per anno si sta accentuando senza che all’orizzonte, pur tra mille rassicurazioni, s’intraveda una soluzione. Con la concreta e realistica possibilità che nei prossimi mesi la situazione possa peggiorare con la riduzione di ulteriori presidi sanitari che priverebbero i paesi interni dei servizi essenziali e garantiti dalla costituzione italiana, come la sanità e l’istruzione. 

Va riconosciuto che le soluzioni non sono facili e che, soprattutto, nessuno pensa di avere la bacchetta magica ma in un lavoro di squadra concertato e condiviso tra la regione Calabria, il management dell’Asp di Crotone e i sindaci del territorio si possono trovare, almeno nell’immediato, correttivi e rimedi.                                                                                                                            
Per prima cosa vanno subito riviste tali scelte e va potenziata e migliorata l’offerta dei servizi sanitari capovolgendo il metodo sin qui usato e cominciando con il privilegiare in primis le aree interne.  Sotto quest’aspetto vanno coinvolti i medici in pensione. E andrebbero coinvolti i medici specializzandi e, se possibile , i medici cubani, meritoriamente fatti arrivare in Calabria dal presidente Roberto Occhiuto. E vanno individuate e trovate sedi e postazioni dignitose e sicure in cui i medici possano svolgere la loro attività medica. 

Tutto questo nella consapevolezza che la soluzione ottimale, la madre di tutte le nostre considerazioni e riflessioni, resta quella di eliminare il numero chiuso nelle facoltà di Medicina e Chirurgia, atteso che in Italia nei prossimi anni mancheranno migliaia di medici e infermieri che, stante l’invecchiamento di gran parte della popolazione, aumenterà proporzionalmente la necessità e il bisogno di sanità e di servizi sanitari ottimali.                                     
Mancanza di medici che avrà ripercussioni pesantissime nelle aree interne di tutta la Calabria e, in particolare della provincia di Crotone. 
Senza dimenticare l’assoluta precarietà in cui si trova l’ospedale civile di Crotone, unico presidio sanitario pubblico dell’intera provincia, che da anni, inesorabilmente e nel silenzio più assoluto, sta vedendo sparire e, in molti casi, depotenziare interi reparti, con il conseguente abbandono di medici e infermieri e che di fatto hanno reso  il San Giovanni di Dio un piccolo e inutile Spoke.

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