Fiorino, Manica e Lerose: "Un tavolo di concertazione per l'area industriale di Crotone"

Crotone, così scrivono i consiglieri comunali  Giuseppe Fiorino, Fabio Manica e Alessia LeroseNella solita indifferenza e nel consueto disinteresse che, da decenni, caratterizza la vita delle nostre i...

A cura di Redazione
14 luglio 2022 15:00
Fiorino, Manica e Lerose: "Un tavolo di concertazione per l'area industriale di Crotone" -
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Crotone, così scrivono i consiglieri comunali  Giuseppe Fiorino, Fabio Manica e Alessia Lerose

Nella solita indifferenza e nel consueto disinteresse che, da decenni, caratterizza la vita delle nostre istituzioni, si sta consumando lo smantellamento definitivo, di quella che un tempo fu l’unica area industriale della Calabria. Quella di Crotone. E in questo momento storico, caratterizzato dalle attese create dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Crotone dovendosi misurare con la propria realtà in rovina e in disfacimento , ancora una volta, non sarà in grado di approfittare e di fruire delle risorse e dei benefici della preannunciata svolta green, pur essendo, almeno sulla carta, il Distretto Energetico della Calabria . La situazione di abbandono e di scollamento determinata dalle politiche sconsiderate delle passate amministrazioni regionali pongono, tra l’altro, oggi il CORAP nella quasi impossibilità di dare risposte certe e rapide a quanti prospettano o volessero prospettare, iniziative imprenditoriali ed investimenti.

Per cercare di migliorare questo triste scenario, crediamo non sia idea eccezionale e peregrina pensare che il Comune di Crotone, in accordo con la Provincia di Crotone , gli industriali e i sindacati , possa chiedere ufficialmente al Corap Crotone l’apertura di un tavolo di confronto e di concertazione per affrontare le problematiche , molte e di grande rilievo, del sito industriale della città atteso che il comune di Crotone, stante la presenza di una specifica area industriale gestita dal Corap, non è dotato di un P.I.P. , Piano d’Insediamenti Produttivi. Un tavolo di concertazione da cui partire e, almeno inizialmente, affrontare non le problematiche dei massimi sistemi ma le cose ordinarie.

Sarebbe fondamentale, ad esempio, avere notizie dettagliate della pulizia delle aree di competenza dello stesso consorzio che versano in condizioni, per usare un eufemismo, pietose e che, negli ultimi giorni, hanno determinato una serie di gravi incendi che hanno creato non pochi problemi anche alle poche attività imprenditoriale presente nella zona industriale. Oppure, una cosa meno ordinaria ma non banale, pretendere di avere notizie dei bilanci degli ultimi anni e del piano industriale, e soprattutto sapere se un piano industriale esiste. Cosi come sarebbe utile conoscere la “destinazione d’uso” degli oltre 2.400.000,00 euro che annualmente Eni Rewind versa sui conti, bloccati, del Corap. Una volta avuti questi chiarimenti preliminari si potrebbe pensare di stipulare un Protocollo d’Intesa tra i soggetti interessati per definire una programmazione e una pianificazione condivisa e strategica. Dal decoro e alla messa in sicurezza di tutte le aree industriali al potenziamento dell’efficienza depurativa dell’impianto con monitoraggio di controllo fumi ed emissioni .

Protocollo d’intesa in cui il Corap si potrebbe impegnare per l’apertura di una piattaforma telematica per aggiornare gli utenti interessati, e non solo loro, sulla consistenza e sull’entità delle attività industriali presenti nelle aree , su quelle dismesse e su quelle in fase di dismissione . E tutto questo avendo in mente una visione e un progetto strategico. Liberare la costa cittadina dalla presenza di opifici obsoleti e fatiscenti, privi di qualsiasi valore produttivo, e da sempre, almeno dall’inizio della dismissione industriale, ostacolo e barriera a qualsiasi idea e attività di rigenerazione e riabilitazione urbana.

I consiglieri comunali

Giuseppe Fiorino
Fabio Manica
Alessia Lerose

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