(Foto) Crotone - Nella giornata dei diritti dell'infanzia il ricordo di Dodò e del suo "diritto" negato

Crotone – I bambini hanno il diritto di giocare. È stato ribadito più volte nel corso dell’evento organizzato presso la palestra dell’I.C. Alcmeone, in via Saffo, dall’Ufficio scolastico Regionale con...

A cura di Redazione
20 novembre 2024 11:06
(Foto) Crotone - Nella giornata dei diritti dell'infanzia il ricordo di Dodò e del suo "diritto" negato -
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Crotone – I bambini hanno il diritto di giocare. È stato ribadito più volte nel corso dell’evento organizzato presso la palestra dell’I.C. Alcmeone, in via Saffo, dall’Ufficio scolastico Regionale con la colaborazione del Comune e della Provincia di Crotone e dell’Unicef. Protagonisti della giornata dedicata a Dodò Gabriele, i bambini della scuola che si sono cimentati in canti e in attività sportive.

«Oggi – ha detto Santino Mariano, Coordinatore regionale di educazione motoria, Fisica e sportiva – parliamo dei diritti al gioco e in tutte le scuole si stanno svolgendo attività dedicate a Dodò a cui questo diritto è stato negato». Mariano ha rimarcato l’importanza dello sport per crescere: «Attraverso il gioco – aggiunge – i bambini simulano la vita, si esprimono, sorridono e imparano a rispettarsi che è la cosa più importante. Con il gioco possiamo cambiare il mondo». Il prof Mariano ha evidenziato anche la necessità di «imparare a fare sistema» per sostenere i bambini nella loro crescita e per tutelare il loro diritto al gioco: «Bisogna sfruttare – continua – tutte le oportunità che la scuola, gli enti locali, le associazioni offrono per “potersi muovere”. Quarant’anni fa, ad esempio, non c’era un problema di obesità infantile e sedentarietà. Tutti giocavano per strada, noi a fuoria di dire “togliamoli dalla strada” li abbiamo messi su un divano a giocare con un telefonino e la mancanza di gioco e attività li ha resi ancora più fragili».

A evidenziare la bontà di una iniziativa così importante per la giornata mondiale dei diritti dei bambini è stata la dirigente dell’I.C. Alcmeone Anna Iannone: «Lo sport è uno dei pilastri fondamentali nella crescita dei bambini sia dal punto di vista fisico che psicologico, cognitivo, per il controllo delle emozioni, per l’acquisizione dei sani valori, l’accettazione delle diversità. Se riusciamo a inculcare questi principi nella più tenera età abbiamo la speranza di creare cittadini migliori. Lo sport stimola lo sviluppo dei bambini e il nostro impegno è rispettare i diritti dei bambini, assicurare loro un ambiente sano, sereno e sicuro».

Presente anche la presidente provinciale dell’Unicef Crotone Lucia Frontera: «Un nuovo rapporto Unicef ci informa che nel mondo circa 181 milioni di bambini vivono in una condizione di grave povertà. Tuttavia anche nelle nostre comunità, anche a Crotone, diversi ragazzi e bambini vivono situazioni difficili. Il nostro impegno è quello di promuovere una cultura dei diritti, stare accanto alle famiglie ed educare i più giovani ai valori della solidarietà, del rispetto e cercare che ogni bambino e ragazzo possa avere la possibilità di realizzare al massimo il proprio potenziale».

Di sport ne ha parlato la professoressa Teresa Iona, docente di Scienze Motorie presso l’Università Magna Grecia di Catanzaro: «Lo sport e le attività motorie possono veicolare i valori che oggi demandiamo alle varie istituzioni ma che sono valori da riprendee nei nuclei familiari. Noi teniamo molto l’alfabetizzazione motoria che deve sgeuire i nostri ragazzi in tutta la fase evolutiva e poi deve esternarsi nell’attività sportiva: il multisport. Quello che possiamo offrire ai nostri ragazzi è l’esperienza viva delle attività individuali e delle attività di squadra».

Nel corso della giornata la testimonianza sul “diritto negato” è stata affidata al giornalista Vincenzo Montalcini: «Il gioco è un elemento fondamentale per l’uguaglianza e l’integrazione ma servono spazi». Poi il riferimentoa Dodò: «Oggi la scelta di voler intitolare questa giornata a Dodò Gabriele è una scelta forte. Dodò non si trovava nel posto sbagliato, Dodò era nel posto giusto, su un campo di calcio, al posto sbagliato c’erano gli assassini. Il diritto al gioco è per bambini il diritto alla vita».

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