Giornata della Sicurezza sul lavoro, in Italia ogni anno oltre 1000 morti

Oggi si celebra la Giornata mondiale della Sicurezza sul lavoro ma in Italia la strage continua. La cronaca racconta ancora di uomini e donne che perdono la vita mentre lavorano.“È una giornata import...

A cura di Redazione
28 aprile 2024 09:00
Giornata della Sicurezza sul lavoro, in Italia ogni anno oltre 1000 morti -
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Oggi si celebra la Giornata mondiale della Sicurezza sul lavoro ma in Italia la strage continua. La cronaca racconta ancora di uomini e donne che perdono la vita mentre lavorano.

“È una giornata importante per riflettere sulla tragedia quotidiana delle morti sul lavoro. Un’occasione preziosa di riflessione per i formatori, per i responsabili della sicurezza aziendale e per i datori di lavoro. Per introdurre nella quotidianità produttiva del nostro Paese tutte le procedure utili alla prevenzione degli infortuni gravi e mortali” spiega Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre e lancia un appello a tutti coloro che si occupano di sicurezza nel nostro Paese:
“Non si può arrivare alla fine di ogni anno contando sempre oltre mille vittime – insiste Rossato– e con un’incidenza di mortalità che rimane praticamente invariata negli ultimi due anni. Non è possibile vedere come i lavoratori siano sempre protagonisti delle stesse tragedie. Perché esiste una normativa ben strutturata nel nostro Paese per prevenire gli infortuni. Basterebbe applicarla in modo più capillare”.

Una situazione drammatica per la nostra penisola, confermata dalla più ampia e recente elaborazione statistica dell’Osservatorio mestrino.“Non ci sono parole per commentare una situazione che non accenna a cambiare nonostante il maggior rilievo dato a questi drammi da istituzioni e media ma, anzi, stando ai dati, nel 2023 gli infortuni in occasione di lavoro sono aumentati dell’1,1% rispetto al 2022 – spiega ancora Rossato – e ciò significa che i lavoratori nella loro quotidianità lavorativa non sono abbastanza tutelati. Si assiste per contro a una significativa diminuzione degli infortuni mortali in itinere rispetto al 2022 (-19,3%), probabilmente conseguenza del maggior ricorso al lavoro in smartworking avvenuto in questi anni post pandemia. Un risultato confortante, certamente, ma che non si identifica con un miglioramento delle condizioni di sicurezza dei lavoratori nella nostra penisola”.
“Tra l’altro, purtroppo – aggiunge il Presidente dell’Osservatorio mestrino – siamo consapevoli di come in questo drammatico bilancio restino fuori molti altri decessi. Quelli che appartengono all’economia sommersa”.

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