#BuonCompleannoRino - Il 29 ottobre 1950 nasceva a Crotone l'eterno Rino Gaetano

Crotone – Rino, inimitabile cantastorie moderno, lui col suo cilindro e il suo ukulele. Lui coi suoi testi irriverenti e la sua musica scanzonata, sempre nuova, sempre bella, sempre attuale. Salvatore...

A cura di Redazione
29 ottobre 2023 07:00
#BuonCompleannoRino - Il 29 ottobre 1950 nasceva a Crotone l'eterno Rino Gaetano -
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Crotone – Rino, inimitabile cantastorie moderno, lui col suo cilindro e il suo ukulele. Lui coi suoi testi irriverenti e la sua musica scanzonata, sempre nuova, sempre bella, sempre attuale. Salvatore Antonio Gaetano è nato a Crotone il 29 ottobre il 1950.

A circa dieci anni si trasferisce con la famiglia a Roma. Studia e intanto coltiva le sue passioni, quella per la scrittura e quella per la musica. Rino è un talento, a volte incompreso, ma piace e convince chi di musica se ne intende. Inizia il suo successo, tra una strofa e l’altra, tra un giro alla chitarra e i suoi pungenti messaggi. Il cantautore in poco tempo fa della musica un’opposizione al sistema, con le sue note e la sua voce graffiante racconta l’amore, la vita, il sud, la sua terra, l’Italia.

Rino il rivoluzionario, uno dei pochi cantautori che con ironia e schiettezza cantava pensieri che diventavano note, spaccati di storia vissuta che ancora oggi riecheggiano nelle case, nelle auto, nei locali e addirittura sui campi di calcio. Le sue canzoni, nonostante il passare degli anni, sono attuali e universali perchè parlano di ognuno di noi. Parlano del passato guardando già al domani nel momento in cui il cantante crotonese le ha composte, pensate, sognate, incise.

C’è l’Italia intera nei suoi brani il suo futuro e il suo presente e c’è anche Crotone. La città ha conosciuto forse troppo tardi il valore e il talento di questo straordinario cantautore, anzi, cantastorie della musica italiana. Ma proprio la sua città di origine, soprattutto negli ultimi anni, è tornata a rendergli il giusto tributo. Le sue canzoni sono ormai le colonne sonore della vita di quei crotonesi che come Rino vanno controcorrente, di quelli che credono nei sogni e vogliono realizzarli.

E poi Rino finalmente vive nel ricordo storico: a lui è stato dedicato il murale realizzato da Jorit nel quartiere 300 alloggi; due strade del centro cittadino sono illuminate dai versi di due canzoni da lui cantate, inoltre nei locali della Lega Navale, in una teca, è custodito il suo ukulele. Insomma, il giusto omaggio a un grande artista. E poi Rino, in fondo, è un esempio, è un crotonese che ce l’ha fatta, che ha creduto nei suoi sogni.

La sua storia musicale ci insegna che l’amore per la propria terra non sparisce nonostante i chilometri di distanza. E chissà quante canzoni avrà scritto Rino pensando al nostro mare, pensando ai colori e alla bellezza di Capocolonna. Quest’anno il Cappellaio Matto, avrebbe compiuto 73 anni, è morto il 2 giugno del 1981, quando un incidente stradale lo tenne lontano per sempre dallo spartito ma non dall’enorme eredità musicale che ha lasciato. In molti definiscono la sua musica eterna, e forse è la parola che meglio racchiude l’immensità culturale e sociale dei suoi dischi. D’altronde le canzoni di Rino le cantano intere generazioni e la cosa che più colpisce è che sembrano adatte ad ogni epoca.

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