Il Comandante della Capitaneria di Porto: «Dal mare dipendiamo, dobbiamo tutelarlo»

La stagione balneare si avvicina e la Capitaneria di porto, come ogni anno, ha emanato l’ordinanza che regolamenta la sicurezza nei limiti della stagione che viene determinata dalle amministrazioni co...

A cura di Redazione
23 aprile 2024 07:30
Il Comandante della Capitaneria di Porto: «Dal mare dipendiamo, dobbiamo tutelarlo» -
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La stagione balneare si avvicina e la Capitaneria di porto, come ogni anno, ha emanato l’ordinanza che regolamenta la sicurezza nei limiti della stagione che viene determinata dalle amministrazioni comunali che tendenzialmente parte dal primo maggio. Ne abbiamo parlato con il comandante della Guardia Costiera di Crotone Domenico Morello.

Qual è il contenuto dell’ordinanza?

Gli aspetti delle Capitaneria di porto sono esclusivamente di sicurezza marittima. Discipliniamo dunque la balneazione e le attività connesse, mentre gli aspetti ludico ricreativi – come ad esempio i cani in spiaggia o l’ok per campi di beach volley o beach soccer-sono ascritti alle competenze comunali. Dal punto di vista delle strutture balneari viene disciplinato tutto l’aspetto della sicurezza: la presenza dell’assistente bagnanti, il limite delle acque sicure, le dotazioni ai fini di sicurezza, la dotazione di un locale idoneo a pronto soccorso, e quindi tutti gli aspetti connessi a garantire la sicurezza marittima e delle persone. Inoltre c’è un articolo (art. 7comma 2 dell’ordinanza) che riguarda la possibilità di poter operare prima dell’apertura della stagione balneare garantendo quanto meno la presenza di un assistente bagnanti. In mancanza di questa figura, la struttura diventa uno stabilimento elioterapico. In questo caso i titolari hanno l’obbligo di procedere a issare la bandiera rossa, di esporre più cartelli in diverse lingue, ben visibili, re-canti la dicitura “attenzione balneazione non sicura per mancanza di servizio di salvataggio” e informare l’utenza della condizione in cui è lo stabilimento.

Quando partirà invece l’operazione Mare Sicuro?

Attendiamo direttive dal Comando generale. Le attività però, ci tengo a precisare, continuano ogni giorno. Si tratta di un innalzamento di sicurezza e pattugliamento, è normale che come qualunque forza deputata a controlli, quando aumentano i picchi aumenta anche l’impiego del personale e dei mezzi. Tendenzialmente già da giugno fino alla metà di settembre l’operazione è in corso.

Un consiglio per bagnanti e operatori?

Bisogna fare attenzione quando viene utilizzato un natante fermo da tanto tempo, effettuare insomma le dovute manutenzioni e verifiche al motore, rispettare e conoscere le ordinanze, guardare i bollettini meteo. Spesso i problemi amare nascono da condizioni meteo non ottimali che possono mutare nel corso della giornata. Utilizzare le giuste cautele è un ottimo strumento di prevenzione. E poi rispettiamo il mare che è la fonte principale di ossigeno, di biodiversità. Dal mare dipendiamo e non tutelarlo significa farsi del male da soli. Facciamo attenzione anche alla gestione dei rifiuti: dalle sigarette alle plastiche. È ormai noto il fenomeno delle microplasti-che finite nella catena alimentare. Sono accortezze che vanno utilizzate. Non a caso anche quest’anno siamo stati particolarmente impegnati nelle scuole, crediamo che sensibilizzare i giovani e i giovanissimi sia davvero importante. I ragazzi sono molto più sensibili di noi, anche perché, essendo un argomento attuale, conoscono il problema ambientale rispetto alle generazioni passate.

Conosce bene il territorio, secondo lei cosa può dare il mare alla città di Crotone anche in termini di sviluppo?

Ci sono tante attività che si sono sviluppate nel tempo come ad esempio la vela e il turismo crocieristico. Ma poi abbiamo l’Area Marina Protetta che gli enti competenti stanno valorizzando e poi ci sono attività connesse con la pesca. Il mare offre lavoro ed è necessario rispettarlo, è una fonte di guadagno. Intorno al mare ruotano attività scientifiche, ricreative, economiche, ci sono tante variabili che denotano l’importanza di questa risorsa naturale.

V. R.

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