Il coraggio di Cutro: serrande abbassate contro il pizzo
E’ un fatto inedito. Cutro si ribella. Sui media nazionali da anni si sente parlare di ‘ndrangheta, di famiglie, di clan. Una rete che, dalla provincia di Crotone, sale verso l’Emilia Romagna.Di gente...

E’ un fatto inedito. Cutro si ribella. Sui media nazionali da anni si sente parlare di ‘ndrangheta, di famiglie, di clan. Una rete che, dalla provincia di Crotone, sale verso l’Emilia Romagna.
Di gente per bene Cutro ne è piena: di ragazzi che stanno cambiando la mentalità, di tante persone che ieri, in mille, hanno sfidato le ndrine.
Cutro non deve spopolarsi: la città degli scacchi si regge sull’economia locale, sulle attività commerciali. Giorni fa, se ricordate, grazie alla denuncia di alcuni imprenditori, cinque persone sono state tratte in arresto. Chiedevano il pizzo.
Queste persone non sono state lasciate da sola: prima il sindaco di Cutro Antonio Ceraso ha dichiarato la volontà di costituirsi parte civile nel processo poi, i commercianti, nella giornata di ieri [LEGGI QUI] hanno abbassato le serrande in segno non solo di protesta contro il pizzo, ma anche di vicinanza alle persone che hanno fatto arrestare i loro estorsori.