(Video) Il Merano Wine Festival racconta la Calabria del vino: protagonisti i produttori e le loro storie

Cirò Marina – Non solo il territorio, ma soprattutto i produttori, le cantine, le esperienze personali e, naturalmente, i vini: è questo...

A cura di Redazione
14 giugno 2025 18:00
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Cirò Marina – Non solo il territorio, ma soprattutto i produttori, le cantine, le esperienze personali e, naturalmente, i vini: è questo il vero cuore pulsante della prima edizione del Merano Wine Festival in Calabria, evento che ha saputo coniugare promozione, identità e visione futura per lo sviluppo del settore vitivinicolo regionale.

La manifestazione, che ha riunito a Cirò Marina nomi storici e nuove realtà dell’enologia calabrese, è stata accolta con entusiasmo e soddisfazione da parte dei protagonisti, convinti della necessità di investire sempre più nella qualità, nella comunicazione e nella sinergia tra aziende per affermare la Calabria sui mercati nazionali e internazionali.

Dorina Bianchi (Cantina La Pizzuta del Principe): «Dobbiamo imparare a valorizzare chi lavora nel settore»

«Questa manifestazione – ha dichiarato Dorina Bianchi – è fondamentale per sensibilizzare i calabresi sulla qualità dei vini regionali e per creare relazioni con figure di rilievo internazionale. È anche un modo per far capire l’importanza di ciò che beviamo e mangiamo, e per promuovere aziende biologiche che producono in maniera sana. È arrivato il momento di valorizzare anche chi opera ogni giorno nel settore vitivinicolo, dal campo alla bottiglia».

Massimiliano Capoano (Cantine Baroni Capoano): «Il Cirò è sotto i riflettori, ma serve unità»

«Si è parlato del nostro territorio in tutta Italia e anche all’estero. Il Merano Wine Festival è un evento prestigioso e necessario. Il nostro settore è sempre più considerato, ma spetta a noi produttori fare rete e lavorare insieme per rafforzarlo», ha affermato Massimiliano Capuano.

Vincenzo Ippolito (Cantine Ippolito 1845): «Comunicare meglio le nostre eccellenze»

«Il nostro problema non è la qualità, ma la comunicazione. Il territorio è bellissimo, i prodotti straordinari, ma spesso manca la capacità di raccontarli. Il Festival è un’opportunità per migliorare anche sotto questo profilo e può aiutare la destagionalizzazione del turismo. Spero diventi un appuntamento fisso».

Pasquale Iuzzolini (Tenuta Iuzzolini): «La Calabria ha forza, ora serve più marketing»

Per Pasquale Iuzzolini, il Merano Wine Festival rappresenta «una vetrina mondiale che porta lustro alla Calabria. È un grande onore ospitare un evento del genere al Sud. I vini calabresi sono in crescita, ma serve tanto marketing per conquistare nuovi mercati e far ricordare il nome Calabria ai nostri corregionali all’estero».

Raffaele Librandi (Cantine Librandi): «È tempo di consapevolezza enoturistica»

«Questa manifestazione è stata bellissima. Può segnare l’inizio di una nuova consapevolezza delle nostre potenzialità enoturistiche. Sta a noi aziende cogliere il momento e offrire servizi adeguati. Da presidente del Consorzio non posso che esprimere soddisfazione», ha dichiarato Raffaele Librandi.

Antonio Giglio Verga (Cantine Termine Grosso): «Calabria in crescita, ma servono visibilità e strategia»

Anche Antonio Giglio sottolinea l’importanza della visibilità internazionale: «La nostra regione è in costante crescita qualitativa. Questo tipo di eventi, insieme alla strategia regionale, può portare grande visibilità. Dobbiamo però spingerci di più all’estero».

Carlo Siciliani (Cantine Caparra & Siciliani): «Il Merano a Cirò è un successo da ripetere»

«Far scoprire la Calabria al mondo è un onore. Portare il Merano Wine Festival a Cirò è un grande successo. Speriamo diventi un appuntamento fisso. Abbiamo avuto l’occasione di far degustare i nostri vini a giornalisti internazionali. Il nome di Cirò inizia a girare», ha spiegato Carlo Siciliani.

Susy Ceraudo (Cantine Ceraudo): «I vitigni autoctoni sono la nostra arma per competere»

Per Susy Ceraudo, l’identità è la chiave per affermarsi: «L’autenticità dei nostri vitigni è ciò che ci permette di competere in un mercato globale. Questo evento offre grandi opportunità di promozione e rafforza la consapevolezza sulle potenzialità del nostro territorio. È fondamentale continuare a lavorare sulla qualità e l’unicità».

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