Il Vescovo consacra il Crisma: "Anche le strutture portanti della nostra comunità si stanno indebolendo"
La Messa del Crisma nella settimana santa, prima del Triduo Pasquale, è la celebrazione di unità del vescovo con i sacerdoti della sua diocesi. E’ stata celebrata oggi pomeriggio presso la Concattedra...

La Messa del Crisma nella settimana santa, prima del Triduo Pasquale, è la celebrazione di unità del vescovo con i sacerdoti della sua diocesi. E’ stata celebrata oggi pomeriggio presso la Concattedrale di Santa Severina dall’Arcivesco Angelo Raffaele Panzetta in concelebrazione con il collegio sacerdotale.
In questa celebrazione, oggi pomeriggio, sono state rinnovate le promesse dell’Ordinazione sacerdotale. Inoltre il vescovo, dopo la sua omelia, ha consacrato gli oli sacri.
E, nella sua predica, l’Arcivescovo si è rivolto ai suoi sacerdoti: “Gesù ci ha costituiti un popolo regale, ci ha fatto diventare sacerdoti e dunque possiamo invocare Dio per ringraziarlo, diventando protagonisti dell’azione liturgica – sono le parole del presule durante la sua omelia – la Parola ci ha presi per mano, e dobbiamo chiederci se siamo all’altezza di tanto amore. La nostra gente ha diritto di sentire la Parola di Dio dalle nostre labbra, non con le nostre considerazioni, ma ha diritto di ascoltare la Parola viva di Dio custodita nel nostro spirito. Che educatori saremmo se non fossimo testimoni del servizio e dell’amore? Senza l’amore non si lascia traccia, dobbiamo essere un segno viscerale dell’amore di Gesù“.
Poi è tornato sui problemi della Cattedrale di Crotone, paragonando la fragilità delle fondamenta del Duomo alla fragilità spirituale della Chiesa: “Quello che sta succedendo nella nostra Cattedrale forse sta succedendo anche nella nostra chiesa, come comunità. I problemi che presenta il Duomo forse sono anche problemi del nostro popolo. La Cattedrale è stata colpita dall’umidità e anche dalla pioggia. E il danno che produce l’umidità che sale dal basso è irreparabile, e quando la calce viene intaccata dall’umidità perde le sue caratteristiche dinamiche. E il problema della Cattedrale di Crotone è proprio questo, l’indebolimento della struttura perchè ha preso troppa acqua. C’è un altro problema, la fragilità delle strutture portanti, ovvero ci sono lesioni significative sulle colonne e sulle pareti. Questo segno biologico forse ci dice qualcosa, ovvero che quando la comunità cristiana è indebolita nelle sue fondamenta, il suo slancio radicale non ci può essere. Dove può andare una comunità fragile che è incapace di sostenere le sue strutture? Questo virus viene dal basso, come l’umidità che intacca la nostra Cattedrale dal basso: dentro le nostre comunità la calce dell’amore fraterno si è indebolita. Una struttura non può stare in piedi se è erosa dalla calce dell’individualismo. Sul piano spirituale il rischio che noi stiamo correndo è che le nostre strutture hanno problemi di fondamenta, che è Gesù Cristo. Quando una comunità cristiana non ha più Gesù Cristo nelle sue fondamenta non può stare in piedi. Cosa sta succedendo se Gesù non è più l’inizio e la fine del nostro agire?”.
Gli oli sacri (Crisma, olio di unzione dei malati e dei catecumeni) sono stati consacrati dunque questo pomeriggio durante la Messa Crismale, e saranno distribuiti in tutte le parrocchie. Sono impiegati nelle celebrazioni dei sacramenti del battesimo, della confermazione (cresima) e dell’unzione degli infermi.
Domani con il Giovedì Santo si conclude la Quaresima, iniziata con il Mercoledì delle Ceneri.
