Il wine critic Luca Gardini a Cirò: «Calabria da mangiare e da bere»

Luca Gardini è una vera e propria star nel mondo dei sommelier, e in generale nel variegato universo del vino.Personaggio carismatico, ed estroso, la sua grande capacità è quella di attirare la curios...

A cura di Redazione
15 agosto 2023 08:00
Il wine critic Luca Gardini a Cirò: «Calabria da mangiare e da bere» -
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Luca Gardini è una vera e propria star nel mondo dei sommelier, e in generale nel variegato universo del vino.
Personaggio carismatico, ed estroso, la sua grande capacità è quella di attirare la curiosità e catturare l’attenzione del grande pubblico sul vino.
Nella sua crescita professionale, l’incontro e il connubio creato con il famoso chef Carlo Cracco sono stati fondamentali, un sodalizio durato per otto anni che ha rivoluzionato il mondo della ristorazione.

Dal 2011 Gardini decide di dedicarsi esclusivamente alla comunicazione, e nel 2012, in collaborazione con i più importanti enologi e sommelier, è tra gli autori dell’Enciclopedia del Vino. Intanto continua a fare incetta di premi, nel 2009 è il Miglior Sommelier d’Europa, e nel 2010 Miglior Sommelier del Mondo, nel 2020 viene premiato com il Miglior Comunicatore del Vino.

Oggi Luca si definisce un “Wine Critic”, anzi il miglior critico di vini italiani al mondo, e in questi giorni sta visitando il nostro territorio per degustarne vini e cucina. Lo raggiungiamo nella cantina di Caparra e Siciliani per avere le sue impressioni su questo suo viaggio tra le delizie enogastronomiche della nostra costa.

«Oggi mi trovo davanti ad un grande cultore del vino che sta facendo la storia, costituisce il presente, ma realizzerà il futuro della Calabria, dando qualità in lungo e in largo. E mi piego meglio: profondità di annate, qualità nel gusto e nella riconoscibilità, ed innovazione. Tutto questo testimonia che la Caparra e Siciliani è una realtà viva che ha voglia di crescere e di innovarsi non nel vino ma nelle professionalità che servono ad esaltare questo grande vitigno che è il Gaglioppo. Oggi sono qui per celebrare un Cirò di cinquant’anni, ho gustato un vino che non puoi definire buono o cattivo. Quando un vino ha certi anni, dai vent’anni in sù è semplicemente un’emozione. E questa emozione è ficcante, piacevole, viva e, poi, mi ha fatto venire voglia di sardella.

Oggi Cirò Marina, ieri invece sei stato a Crotone.

«Si! Sono stato in un gran ristorante, il Porto Vecchio, e ho conosciuto il proprietario e la sua deliziosa moglie. Mi hanno voluto raccontare tutti i prodotti che erano nei piatti. E mi sembrava di avere davanti un bambino con la sua scatola di Lego o davanti ad un film di Harry Potter. Ho conosciuto prodotti bellissimi, una bella cucina e piatti di un’intelligenza cromatica particolare, fatta con equlibrio, non pesante. Un grande punto di riferimento della “Calabria da mangiare e da bere».

La grande Calabria, quindi, una regione di Sole, di Mare, del bon cibo e del buon vino.

«Ed io aggiungerei anche una regione di persone vere che ti fanno stare bene, che ti coccolano, perchè dietro un gran vino o un gran piatto c’è sempre una persona che ci crede. Per questo dico che mi sono sentito coccolato. Devo dire che non conoscevo tutti i prodotti, anche perchè non si può conoscere tutto, ma li ho gustati grazie a questi amici e a persone che amano la propria terra come Salvatore Caparra e Carlo Siciliani, così come anche gli altri produttori come Ippolito e Librandi. Ha solo un problema la Calabria: facciamola conoscere di più a quel mondo che vuole venire qui ad investire, non per rovinare questo patrimonio, al mondo che crede nei valori, alla quotidianità, ai “wine lovers” ai “food lovers” a quel mondo che andrebbe via da qui con un bagaglio culturale arricchito e che poi ad ottobre ritorna».

Antonio Gaetano

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