Inquinamento, l'associazione Paideia invita i crotonesi alla riflessione

Molto partecipata e dibattuta l’assemblea organizzata dall’associazione socioculturale Paideia, insieme ad altre associazioni che vi hanno preso parte nella giornata di ieri presso il circolo Arci Spa...

A cura di Redazione
22 agosto 2024 08:30
Inquinamento, l'associazione Paideia invita i crotonesi alla riflessione -
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Molto partecipata e dibattuta l’assemblea organizzata dall’associazione socioculturale Paideia, insieme ad altre associazioni che vi hanno preso parte nella giornata di ieri presso il circolo Arci Spalatori di Nuvole.

Il presidente di Paideia, Luigi Bitonti, ha incentrato la sua relazioni su alcuni punti fondamentali:
L’analisi e le valutazioni su cui tutti i Crotonesi devono impegnarsi e contrastare: “non si devono limitare solo alla già dibattuta bonifica di Eni Rewind dei terreni inquinati delle vecchie fabbriche che, secondo tutto diversi pareri scientifici, devono essere bonificati in situ e non trasportati a Sovreco, con le paratie/palancole in acciaio fin sotto i fondali fronte mare per non sollevare con i venti le pericolosissime polveri radioattive sui crotonesi ;

non si può ancora di piu intasare il tratto di ss.106 dal Passovecchio al bivio per Columbra, progettando un nuovo tragitto nella strada a lato del supermercato Le Spighe con uscita al bivio per Papanice;

le valutazioni e le battaglie civili per tutelare la vita e la salute dei Crotonesi vanno estesi anche a tutto il comparto energetico e dei rifiuti, in particolare contro l’ inceneritore di A2a al Passovecchio che intende bruciare le scorie/reflui/strutture dei 3 petrolchimici siciliani di Augusta-Gela-Siracusa una tragedia immane ed il gassifigatore di Salvaguardia Ambientale per rifiuti pericolosi ospedalieri infettivi;

le foreste di pale eoliche alte 200 mt.che stanno distruggendo tutto il marchesato crotonese ed i progetti di parchi eolici off-schore che distruggeranno la riserva marina di Isola Capo Rizzuto.
Infine, l’appello a tutte le forze politiche del campo largo ed ai sindacati, associazioni di volontariato, movimenti parrocchiali, mondo della scuola sanità, sport categorie produttive e professionale perché venga cambiato il novello piano regionale dei rifiuti che ha aperto le porte di Crotone nuovamente alle discariche (ritorna Maio/Dupont a mettere in pericolo la valle agricola di Giammiglione) ed alla pericolosissima termovalorizzazione facendola diventare Crotone edil suo territorio la Chernobyl e la pattumiera del Sud Italia.

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