La Chiesa di Vibo sotto attacco: bossolo di pistola inviato al Vescovo Attilio Nostro

Dopo le intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, un grave avvertimento è stato inviato nei giorni scorsi direttamente al vescovo della Diocesi d...

A cura di Redazione
02 marzo 2024 09:00
La Chiesa di Vibo sotto attacco: bossolo di pistola inviato al Vescovo Attilio Nostro - Lo zucchetto, la casula e la croce pettorale
Lo zucchetto, la casula e la croce pettorale
Condividi

Dopo le intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, un grave avvertimento è stato inviato nei giorni scorsi direttamente al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Monsignor Attilio Nostro.

È stato lo stesso presule a renderlo noto ai fedeli stamani in occasione della messa per il santo patrono di Vibo, San Leoluca, celebrato nel duomo. I malviventi hanno lasciato nella cassetta delle lettere un bossolo di pistola all’interno della curia vescovile di Mileto.

    “Anche io – ha detto il vescovo Nostro – sono stato minacciato.
    Con le mie mani ho raccolto il bossolo che mi è stato inviato per intimorirmi. Gli attacchi che come comunità ecclesiale stiamo subendo in questi giorni sono un’offesa contro Dio e la società civile. In silenzio e con grande dolore stiamo pregando affinché immediatamente si ponga fine a queste azioni criminali che stanno creando tanta disperazione nella nostra Diocesi.

    Certamente non saranno questi fatti di inaudita criminalità a farci piegare la testa. Al contrario reagiremo con forza pregando per questi fratelli che stanno portando lacrime e disperazione”.
    Il vescovo, nel ringraziare le forze dell’ordine per il lavoro che stanno svolgendo per risalire agli autori dei gesti intimidatori, ha poi invitato la gente a “liberarsi in maniera definitiva di tutto ciò che in maniera vigliacca, anonima, criminale, delinquenziale stringe questo territorio in una povertà che non è soltanto economica ma anche culturale.

    Dobbiamo avere il coraggio di venire allo scoperto e dire il nostro no a tutte le forme di violenza, di mafia e di altre le cose che le somigliano

_______________________________________________

Il Coordinamento provinciale di Libera Vibo Valentia

Apprendiamo con sdegno e preoccupazione la notizia relativa all’invio di un bossolo per intimorire il Vescovo della nostra diocesi, monsignor Attilio Nostro. Un gesto gravissimo che va ad aggiungersi alla serie di intimidazioni ai danni di alcuni sacerdoti che operano nella piccola comunità di Cessaniti, centro travolto dall’inchiesta “Maestrale-Carthago”. Un clima reso ancora più pesante con attacchi al commissario prefettizio ed alla presidente dell’associazione Crisalide e l’aggressione, di qualche settimana fa, alla dottoressa della guardia medica del posto.

Colpire in modo così brutale e violento le istituzioni religiose e civili che, soprattutto nei piccoli centri, rappresentano guide sicure e certe, vuol dire colpire direttamente ognuno e ognuna di noi e quindi l’intera comunità.

Infatti, il nostro non vuole essere soltanto un atto di solidarietà ma soprattutto di corresponsabilità: pertanto, invitiamo tutte e tutti ad unirsi alla fiaccolata di solidarietà che si terrà domani, sabato 2 marzo, alle ore 18.00 a Cessaniti.

Un momento per rinnovare e rafforzare la compattezza e l’unità della comunità e stringerci attorno ai religiosi e a quanti, in questi giorni, sono state vittime di questi vili gesti sconsiderati.

Certi che le forze dell’ordine presto daranno un viso e un nome ai responsabili di tali atti, camminiamo insieme alla nostra Chiesa per liberare i nostri territori da ogni forma di violenza e oppressione.

___________________________________

Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto:

“Dopo le intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, dei giorni scorsi, apprendiamo che un grave avvertimento è stato inviato anche al vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, Attilio Nostro.
Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al vescovo Nostro e ai parroci vittime di queste intimidazioni, condanniamo con fermezza questo vile attacco alla comunità ecclesiale calabrese, nella convinzione che la magistratura e le forze inquirenti sapranno assicurare alla giustizia gli autori di tali gesti criminali, che tendono a colpire e mortificare anche la società civile calabrese”.

_______________________________________


Il presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso:

“Esprimo la vicinanza e la solidarietà del Consiglio regionale al Vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e alla Chiesa calabrese. Le recenti intimidazioni ai parroci di Cessaniti e della frazione di Pannaconi, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, e le minacce rivolte a mons. Attilio Nostro, segretario della Cec, sono gesti intollerabili, da condannare e da cui prendere le distanze con assoluta fermezza. Intimidazioni e minacce che preoccupano tutta la Calabria che si oppone ad ogni forma di prepotenza, incluse quelle messa in atto da chi, agendo nell’ombra, s’illude di poter condizionare l’azione riformatrice della Chiesa calabrese e il desiderio delle nostre comunità di liberarsi dall’oppressione criminale”.

_______________________________________

Cna Calabria

La CNA Calabria esprime la propria vicinanza al vescovo della diocesi di Mileto, Nicotera, Tropea Attilio Nostro destinatario di una busta con proiettili. Un gesto vigliacco che si affianca a quelli nei confronti di altri parroci del vibonese delineando una chiara strategia di intimidazione nei confronti di uomini di Chiesa che si pongono come umili guide della comunità, punti di riferimento e di conforto in territori spesso poveri o isolati.

 Anche alla comunità vibonese la CNA Calabria esprime solidarietà in questo momento di smarrimento che sta attraversando. La criminalità agisce con tracotanza e senza rispetto per uomini, donne, bambini e tanto meno abiti talari. Non è questo il momento di abbattersi, di cedere alla paura o, peggio, alla rassegnazione, ma quello di affidarsi alla giustizia, che certamente farà il suo corso, esprimendo nettamente il rifiuto di questo tipo di logiche e facendo emergere il volto sano delle comunità.

___________________________________

Pietro Molinaro, presidente commissione anti ndrangheta

Con fermezza condanno il deplorevole atto intimidatorio che questa volta, dopo le minacce ai parroci di Cessaniti nel vibonese, ha colpito il pastore della chiesa della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Attilio Nostro. Si è alzato ulteriormente quindi il livello di minacce e intimidazioni segno che l’azione pastorale e le iniziative che la comunità ecclesiale vibonese sta portando avanti, danno fastidio. Mi riferisco ad esempio all’incessante azione di presidio da parte delle forze dell’ordine dello svolgimento di manifestazioni religiose per evitare intromissioni della criminalità organizzata che ha bisogno, in queste occasioni, di farsi notare per dimostrare di essere in grado di continuare ad esercitare il controllo anche della comunità religiosa. Così come i diversi percorsi di legalità in tutta la diocesi che vedono impegnate le parrocchie. Mons. Nostro ha dalla sua la comunità che saprà reagire e continuerà a lavorare con il consueto apprezzato impegno al servizio di tutta la comunità del vibonese.


___________________________________

Giuseppe Mangialavori, parlamentare

“Esprimo massima solidarietà al vescovo della diocesi di Mileto Attilio Nostro, ed ai sacerdoti che negli ultimi giorni sono stati colpiti da atti intimidatori. È davvero intollerabile quanto sta accadendo in provincia di Vibo Valentia, dove sono numerosi ormai gli episodi criminali in danno di uomini di fede”. 

Lo dichiara in una nota il presidente della commissione bilancio della Camera, on. Giuseppe Mangialavori, che aggiunge: “Bisogna accogliere l’invito del procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, a stare vicini ai nostri sacerdoti e denunciare episodi simili. Sono certo che le forze dell’ordine e la magistratura riusciranno presto ad individuare i responsabili ed assicurarli alla giustizia”.

_____________________________________

Francesco Nisi, consigliere regionale

«Un imbarbarimento del vivere civile da condannare, che testimonia una deriva sociale e civile sulla quale riflettere in maniera seria e approfondita».
Lo afferma Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, esprimendo solidarietà personale ed istituzionale a mons. Attilio Nostro, vescovo della Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea, a cui nei giorni scorsi è stato fatto trovare un bossolo di pistola nella cassette delle lettere all’interno della Curia vescovile.
«Un gesto inquietante – aggiunge De Nisi –  che segue alle intimidazioni ai danni dei parroci di Cessaniti, don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, che sicuramente non inciderà sulla missione evangelizzatrice della Chiesa in territori difficili e di frontiera, nei quali operare non è mai facile».
De Nisi, nel ribadire la sua vicinanza ai pastori della Chiesa Vibonese, conclude facendo «affidamento sull’operato delle forze dell’ordine per risalire ai colpevoli» e invita «i cittadini onesti e tutte le istituzioni a promuovere azioni di sostegno per arginare fenomeni di devianza che, nonostante tutto, in Calabria non vinceranno».

_____________________________

Antonio Lo Schiavo consigliere regionale

«Ritengo sia estremamente preoccupante, e da non sottovalutare per nessuna ragione, quanto sta avvenendo nella provincia di Vibo Valentia. Non passa giorno che non arrivi notizia della recrudescenza di fenomeni intimidatori, aggressioni e minacce ai danni di chi è più esposto sul fronte professionale, sociale e perfino religioso. Medici, infermieri, operatori culturali, uomini di Chiesa, sembrano essere divenuti ormai il facile bersaglio di chi tenta biecamente di sovvertire le regole della democrazia e della partecipazione alla vita pubblica. Ultima in ordine di tempo la vile intimidazione all’indirizzo del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, cui è stato recapitato un proiettile. Tale ignobile gesto è da rigettare con sdegno e tutta la società civile vibonese è chiamata ora a fare fronte comune per respingere ogni tentativo di sopraffazione e minaccia. A monsignor Nostro e a tutti i sacerdoti destinatari di atti intimidatori giunga la mia più aperta e solidale vicinanza».

_____________________________________

Giovanni Macrì, sindaco di Tropea

Esprimiamo sdegno, ci stringiamo in un forte abbraccio e confermiamo, così abbiamo avuto modo di testimoniare nei giorni scorsi ai diretti interessati, la nostra più sincera vicinanza a Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Nicotera – Mileto – Tropea, a don Felice Palamara e don Francesco Pontoriero, vittime nei giorni scorsi di vili atti intimidatori.

Desta sconcerto – sottolinea il Sindaco Giovanni Macrì – la sequela di fatti che stanno vedendo il territorio amaramente protagonista di una brutta pagina di degrado e prepotenza. Non riusciamo a capire né a giustificare perché sia stata presa di mira con modalità così crude, la comunità ecclesiastica.  

Riponiamo la massima fiducia – conclude – nelle forze dell’ordine e nella Procura che stanno portando avanti le dovute indagini per restituire serenità ai fedeli e alla Chiesa e senso di sicurezza e giustizia a tutta la società civile territoriale. 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk