La Mano che sostiene: la Madonna di Capo Colonna porta un messaggio di rinascita ai detenuti
Per i crotonesi, la Madonna di Capo Colonna è una presenza costante e protettiva, specialmente a chi si trova in difficoltà. Ogni anno, il secondo sabato di maggio...

Per i crotonesi, la Madonna di Capo Colonna è una presenza costante e protettiva, specialmente a chi si trova in difficoltà. Ogni anno, il secondo sabato di maggio, la sua immagine lascia la Basilica per portare conforto ai malati dell’Ospedale Civile. Quest’anno, in un gesto di profonda vicinanza e speranza, la Madonna ha varcato le soglie della Casa Circondariale di Crotone, donando un momento di commozione e preghiera alle persone detenute.
È stato un giorno di intense emozioni, dove lacrime e preghiere si sono intrecciate. Alla visita erano presenti la Direttrice della Casa Circondariale, Maria Stella Fedele, il Commissario Claudio Caruso, e il vice comandante Francesco Caruso. A presiedere il momento di preghiera è stato il Vescovo di Crotone, Alberto Torriani, il quale, fin dall’inizio del suo ministero nella città, ha dimostrato una particolare attenzione verso i detenuti e gli ammalati.
Durante la sua omelia, il Vescovo Torriani ha spiegato il significato profondo di questa visita, ribadendo che la Madonna “non è rimasta lontana, sulla costa, nel silenzio della sua basilica. No. È scesa fin qui, dentro queste mura, per dirci con forza che anche qui c’è vita, che anche qui c’è speranza.” Ha spiegato come una vera madre si rechi sempre dove ci sono i figli, in particolare quelli che soffrono, si sentono feriti o dimenticati.
Il messaggio del presule è stato un inno all’accoglienza e al non giudizio. Ha voluto ricordare ai presenti che “è lei che viene da voi. E non viene a giudicare. Viene a ricordare che ogni figlio è prezioso, che ogni vita, anche se ha sbagliato, anche se è caduta, può ancora rialzarsi.” Un passaggio della sua riflessione si è concentrato sulla mano della Vergine nel quadro: non solo un gesto che indica Gesù, ma una mano che accoglie, che sostiene, che non lascia cadere. “Aggrappatevi a Lui“, ha esortato il Vescovo, vedendo in quel gesto una mano forte e materna.
La visita ha offerto una prospettiva di speranza e rinascita anche all’interno delle mura carcerarie. Il Vescovo Torriani ha concluso il suo intervento con parole di incoraggiamento: “Anche il carcere può diventare un tempo di attesa e di rinascita, se ci aggrappiamo all’amore di Dio, se ci lasciamo aiutare da chi ci tende la mano.” Un monito finale, diretto e carico di significato: “Fratelli tutti, guardate quella mano della Madonna. È lì per voi. Perché voi siete figli. E un figlio, anche quando sbaglia, resta figlio. Aggrappatevi a quella mano. E troverete la forza di ripartire.”
Questa speciale visita della Madonna di Capo Colonna alla Casa Circondariale di Crotone ha ribadito il suo ruolo di protettrice , capace di raggiungere anche quei contesti dove la speranza sembra più difficile da trovare.
Danilo Ruberto
