L'Asp di Crotone replica: “La dialisi resta pubblica. Stiamo solo costruendo un reparto migliore”
L’Azienda Sanitaria Provinciale chiarisce: “Il progetto per il nuovo reparto di Dialisi non prevede alcuna gestione privata, ma solo la costruzione dell’infrastruttura. La sanità crotonese resta pubblica”
Dopo le prese di posizione del Partito Democratico, del movimento Liberi e Forti e del Movimento 5 Stelle sulla manifestazione di interesse avviata per il nuovo reparto di Dialisi dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, arriva la risposta ufficiale dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
In una nota, la Direzione Strategica dell’ASP “respinge con fermezza ogni accusa di privatizzazione”, precisando che il progetto “rientra pienamente nella disciplina dell’articolo 193 del Decreto Legislativo n. 36/2023 (Codice dei Contratti Pubblici)”, che regola una specifica forma di partenariato pubblico-privato “destinata esclusivamente alla progettazione, costruzione e finanziamento di opere pubbliche, senza in alcun modo coinvolgere la gestione dei servizi”.
“La titolarità, la responsabilità e il controllo dell’opera e del servizio restano integralmente in capo all’amministrazione pubblica – spiega l’Azienda –. Si tratta di uno strumento previsto per accelerare la realizzazione di infrastrutture necessarie al miglioramento dell’offerta sanitaria, nel pieno rispetto della legalità, della trasparenza e dei principi di economicità”.
Nel caso specifico, chiarisce ancora la nota, “l’intervento riguarda esclusivamente la realizzazione materiale del nuovo reparto: un’infrastruttura moderna, sicura e funzionale, concepita per migliorare la qualità dell’assistenza ai pazienti nefropatici e le condizioni di lavoro del personale sanitario”.
Il servizio di dialisi, sottolinea l’ASP, “rimane integralmente pubblico, erogato da personale del Servizio Sanitario Regionale e sottoposto ai medesimi controlli, protocolli e standard qualitativi di tutte le strutture aziendali”.
Attribuire a questa procedura “una presunta valenza di privatizzazione significa confondere due piani completamente distinti: la realizzazione dell’opera pubblica e la gestione del servizio sanitario”, aggiunge la Direzione Strategica, invitando a non diffondere “informazioni imprecise su un tema tanto delicato”.
“La sanità crotonese è e resterà pubblica – conclude l’ASP di Crotone –. Questo intervento nasce per rafforzarla, non per ridurla. Continueremo a operare con trasparenza, competenza e responsabilità, nell’interesse esclusivo della comunità e della salute dei cittadini”.
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