Lavoro, come trattenere i dipendenti? Il clima in ufficio conta più dello stipendio
Un ambiente di lavoro sano, moralmente, può fare la differenza.In una vita lavorativa stressante, con ritmi frenetici il clima può essere fondamentale.“La carriera non sostituisce la passione e la sod...

Un ambiente di lavoro sano, moralmente, può fare la differenza.
In una vita lavorativa stressante, con ritmi frenetici il clima può essere fondamentale.
“La carriera non sostituisce la passione e la soddisfazione; la certezza del lavoro è importante ma meglio avere una vita bilanciata tra professione e privato; la retribuzione è un segno importante di valorizzazione e anche uno strumento di pianificazione e soprattutto – tema cruciale che enfatizza come stia mutando la percezione del lavoro – nulla vale la permanenza in un contesto lavorativo considerato tossico”.
E’ quanto emerge da una ricerca, promossa dall’agenzia per il Lavoro di SGB Humangest (gruppo italiano specializzato nei servizi di recruitment, formazione, gestione delle risorse umane e outsourcing) e realizzata con il contributo tecnico del Cirsis (Centro Interdipartimentale di Ricerca sui Sistemi di Istruzione Superiore) dell’Università di Pavia.
A riportarlo è IlSole24Ore.
Lo studio è stato condotto su un campione di mille giovani laureandi e laureati. «Tanto dalle nostre aziende clienti, quanto da quello che registriamo al nostro interno ci è arrivata la sollecitazione a cercare di capire un movimento nuovo. Mi riferisco alle dimissioni: perché in questi mesi molti lavoratori hanno scelto di lasciare la loro occupazione», racconta Gianluca Zelli, amministratore unico di Humangest. «A stupirci è stato soprattutto il turn over importante nell’ambito dell’industria», prosegue.
Il risultato? «I giovani non sentono l’urgenza di rientrare nel mondo del lavoro, non hanno paura di restare fuori anche per un periodo lungo», dice Zelli.
Da qui il riconoscimento al valore della retribuzione che viene percepito da un lato come un segno di valorizzazione, dall’altro come strumento importante di pianificazione: «I giovani – spiega Ceravolo – sono proiettati all’instabilità lavorativa e proprio per questo chiedono una retribuzione adeguata, perché in questo modo possono alternare i momenti in cui lavorano a quelli in cui sanno che resteranno fuori».