Lo sapevi? La Statua di San Dionigi è un'opera del Barocco napoletano

San Dionigi è il protettore della città di Crotone, è stato un giurista e vescovo greco antico; giudice dell’Areopago di Atene, fu convertito al cristianesimo dalla predicazione e dalla preghiera dell...

A cura di Redazione
02 ottobre 2023 19:30
Lo sapevi? La Statua di San Dionigi è un'opera del Barocco napoletano -
Condividi

San Dionigi è il protettore della città di Crotone, è stato un giurista e vescovo greco antico; giudice dell’Areopago di Atene, fu convertito al cristianesimo dalla predicazione e dalla preghiera dell’Apostolo Paolo.

La devozione verso il santo, primo vescovo di Crotone, ha radici profonde. Una volta chiamato “Dioniso”, è il santo “protettore dei forestieri”, essendo lui greco. Il santo è patrono non solo di Crotone ma anche della città di Atene e la sua festa è celebrata il 9 ottobre.

LEGGI ANCHE:
Crotone – Inizia la novena in onore di San Dionigi: il programma della festa patronale

La statua del Santo, con mitria rossa e pastorale sotto il braccio, è posta in una cappella della navata sinistra della Basilica Cattedrale di Crotone.  Quando ancora non è inverno ma le piogge iniziano a farsi sentire, si celebra la festa del nostro patrono, il martire greco, primo vescovo di Crotone e che convertì al cristianesimo la comunità. La mattina del 9 ottobre i “portici” colorati a festa accolgono i dolciumi, le delizie e i palloncini per i bambini. In Piazza Duomo il suono delle campane si unisce a quello della banda musicale che, come da tradizione, precede la benedizione del grano e delle sementi,  frutto della terra e del lavoro dell’uomo, insieme ai trattori. E’ festa in città, con la celebrazione del Solenne Pontificale in onore del Santo e poi, nel pomeriggio, la processione cittadina.

La statua del santo, che raffigura però l’iconografia di un altro San Dionigi, il protettore di Atene, vissuto tra il 250 e il 285, dovrebbe essere stata realizzata da Nicola Fumo, scultore e architetto campano (nato in provincia di Salerno, Baronissi, e morto a Napoli), tuttora considerato uno dei maggiori esponenti del barocco napoletano, in particolar modo nell’ambito della scultura lignea. Nicola Fumo è nato nel 1647 ed è morto nel 1725. A lui sono attribuite altre statue di santi presenti in città, San Gregorio (firmato), forse il San Gennaro nella chiesa di San Giuseppe e forse un San Nicola.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk