Lucia Sottile: "La fiaccolata è stata voluta per unire Crotone: la famiglia di Davide merita solo rispetto"

Così scrive l’organizzatrice della fiaccolata che si è svolta martedì sera sul lungomare cittadino, Lucia Sottile:

Poche parole di chiarimento per quanto letto. Poche perché la tragedia che s’è abbattuta su Davide Ferrerio e sulla sua famiglia merita solo rispetto e silenzio, non polemiche prive del minimo appiglio logico. Chi ha organizzato la fiaccolata, col dolore di cittadina e di madre, prova solo ripugnanza verso ogni parola superflua.

Meno di 24 ore  per organizzare il tutto ed un percorso limitato su indicazioni della Questura che, dato il poco tempo, non ha autorizzato un percorso più lungo che bloccasse il lungomare. D’altronde, con le nostre temperature, un tragitto più lungo sarebbe equivalso ad un percorso assolutamente penitenziale. Il numero delle fiaccole è stato, per fortuna, assolutamente insufficiente rispetto al numero delle adesioni.

Chi ha organizzato, ha abbondantemente speso per comprarne centinaia, ma ha altresì invitato i cittadini a munirsene individualmente: non ci pare che chi critica lo abbia fatto. Riguardo il testo dell’unico striscione, simbolico e trasversale, sfugge la sottigliezza semantica della domanda retorica proposta in sostituzione del testo: “perché tanta violenza?” vuole forse dire che una violenza meno grave sarebbe stata forse di buon grado accettata? L’intera iniziativa è stata volta ad unire la popolazione in un abbraccio di fronte all’iniquità dell’accaduto, chi ha voluto ha pregato, chi non lo ha ritenuto, ha presenziato comunque in corpo e spirito. E bellissime le parole spese da don Pasquale Aceto citando Gandhi, simbolo universale, laico e mai divisivo di pacifismo. Chiudiamo con un consiglio amichevole: quando non si sa cosa scrivere, è bene fermarsi a riflettere, magari qualcosa di senso compiuto ne verrà fuori.

Lucia Sottile

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