Movimentando: “Assumersi le responsabilità. Serve un piano comunale per l’amianto”
Negli ultimi giorni, Crotone si trova nuovamente al centro di un’emergenza ambientale: la Procura ha sequestrato la quinta discarica abusiva [LEGGI QUI] contenente amianto in meno di due mesi. Un’azio...

Negli ultimi giorni, Crotone si trova nuovamente al centro di un’emergenza ambientale: la Procura ha sequestrato la quinta discarica abusiva [LEGGI QUI] contenente amianto in meno di due mesi. Un’azione decisa e necessaria, avviata sotto la guida del procuratore Domenico Guarascio, che ha acceso i riflettori su un problema troppo a lungo ignorato.
“Un’azione importante, portata avanti dalla Procura, che merita il nostro pieno sostegno”, commenta Movimentando, associazione politica attiva sul territorio crotonese.
Ma se da un lato si elogia il lavoro degli inquirenti, dall’altro l’associazione scrive alle istituzioni locali. Secondo Movimentando, infatti, le continue scoperte di depositi illegali di amianto denunciano un fallimento nella prevenzione, nel controllo e nella gestione del rischio.
“Come gruppo politico chiediamo al Comune di Crotone una mappatura seria e aggiornata dei manufatti contenenti amianto, in particolare quelli presenti sopra i tetti delle abitazioni e dei capannoni industriali”, spiegano da Movimentando. “Una richiesta che è rimasta inascoltata, nonostante l’evidente pericolosità di questo materiale e l’urgenza di intervenire”.
La situazione solleva interrogativi urgenti: “Chi si occuperà dello smaltimento dell’amianto sequestrato? Chi pagherà il ripristino ambientale delle aree contaminate? Ancora una volta, saranno i cittadini a pagare il prezzo dell’inerzia politica?”
L’assenza di controlli e informazione ha lasciato il campo libero all’illegalità. Secondo Movimentando, molti cittadini onesti non sanno a chi rivolgersi per smaltire correttamente l’amianto presente nei loro immobili, finendo spesso per affidarsi a soggetti senza scrupoli, come quelli al centro delle inchieste in corso.
“La politica deve assumersi la responsabilità di indicare con chiarezza i canali ufficiali da seguire. Deve mettere in campo risorse per sostenere i privati e soprattutto deve fare prevenzione”.
Una soluzione concreta esiste e passa per una mappatura capillare del territorio e un piano comunale dedicato all’amianto. Movimentando chiede trasparenza, informazione e fondi dedicati, per impedire che la salute pubblica continui a essere messa in pericolo. “È il momento di cambiare passo, basta ignorare il problema!”