Panzetta: ''Mi sono trovato in mezzo ad un popolo accogliente e generoso''

Quando ieri mattina l’Arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta ha dato l’annuncio della nomina a Vescovo Coadiutore di Lecce, per affiancare monsignor Michele Seccia e salire tra due anni sulla Cattedra s...

A cura di Redazione
29 agosto 2024 08:00
Panzetta: ''Mi sono trovato in mezzo ad un popolo accogliente e generoso'' -
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Quando ieri mattina l’Arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta ha dato l’annuncio della nomina a Vescovo Coadiutore di Lecce, per affiancare monsignor Michele Seccia e salire tra due anni sulla Cattedra salentina, divenendone Arcivescovo, per alcuni attimi la voce è stata interrotta dall’emozione.

I giorni precedenti al suo compleanno, il presule compilava la sua agenda in vista del nuovo anno pastorale, tra gli incontri nelle diverse comunità diocesane con le visite pastorali, preparando il Giubileo del 2025.

Poi la lettera del Nunzio Apostolico ha stravolto questi giorni, chiamato a salire a Roma per l’obbedienza. “In Seminario pregavo davanti un crocifisso quando ero ragazzo, e dicevo che mi sarei messo completamente nelle mani di Dio. Fai di me tutto ciò che vuoi”.

La mano della provvidenza lo ha chiamato a Lecce dopo soli quattro anni e otto mesi di episcopato a Crotone, la sua prima cattedra. Il Vescovo lo ha imparato a fare qui, nel nostro territorio diocesano, non interrompendo il rapporto con i fedeli appena conosciuti, e tanti altri da conoscere, tramite le tv locali e i social nel periodo di pandemia. Ogni giorno, durante il lockdown, l’Arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta dava parole di speranza in quelle settimane segnate dalla lontananza e dalle ristrettezze. Poi, dopo l’apertura, ha ripreso ad incontrare le persone nelle varie comunità della diocesi, con le visite pastorali in cui ha sperimentato da vicino le tante realtà sparse nel crotonese.

Il futuro vescovo di Lecce ha poi parlato della “gioia di vedere che il buon Dio si fida di me e ha posato, attraverso la mediazione ecclesiale, lo sguardo sulla mia persona per una nuova missione impegnativa ed esaltante in un territorio straordinario e accanto ad una persona l’Arcivescovo di Lecce, che si caratterizza per la sua bella umanità, per la sua rettitudine e per la sua grandissima esperienza pastorale”.

Infine, monsignor Panzetta ha espresso la sua gratitudine ai fedeli della diocesi e della Calabria “per aver vissuto questi anni – ha detto – in mezzo ad un popolo accogliente e generoso“. Di sicuro sarà una terra, questa, che difficilmente dimenticherà.

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