Progetto Apprendere insieme, circa 300 alunni con Dsa presi in carico dall’Asp di Crotone
Crotone – Continua il progetto denominato Apprendere insieme e dedicato all’individuazione precoce dei Disturbi specifici dell’apprendimento. Il programma è stato presentato dai Dipartimenti regionali...

Crotone – Continua il progetto denominato Apprendere insieme e dedicato all’individuazione precoce dei Disturbi specifici dell’apprendimento. Il programma è stato presentato dai Dipartimenti regionali tutela della salute e istruzione in collaborazione con le ASP provinciali. Finanziato con 25 milioni di euro, prevede l’individuazione precoce, la presa in carico ed il supporto degli studenti con Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). La fase pilota del progetto è partita a settembre 2023 quando, con finanziamenti regionali, in tutte le Asp della Calabria sono state istituite le equipe multidisciplinari formate da psicologi, logopedisti e neuropsichiatra infantile. Nell’azienda sanitaria provinciale di Crotone, all’interno del servizio di Neuropsichiatria Infantile, sono state costituite due equipe formate da due psicologhe, la dottoressa Maria Rosaria Angotti e la dottoressa Francesca Cardamone, da due logopediste, la dottoressa Anna Lacroce e dottoressa Lorena Liguori e dalla neuropsichiatra infantile, dottoressa Elena Rosalia Ascrizzi, nonché referente.
L’obiettivo generale per tutta la regione è quello di creare una corsia d’accesso dedicata ai disturbi specifici dell’apprendimento, per favorire la diagnosi e la presa in carico in tempi rapidi e nello stesso tempo contribuire alla riduzione delle liste d’attesa del servizio pubblico. In Calabria, secondo le ultime stime, ci sono 11.300 ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento, di cui solo 3.600 certificati; cifre che risultano sottostimate dal punto di vista delle valutazioni e delle certificazioni. Le equipe hanno dunque il compito di prendere in carico i DSA e accelerare la parte valutativa e la produzione della certificazione. Agire velocemente in questi casi è infatti fondamentale: se un bambino ha una difficoltà scolastica che deriva da un disturbo neurobiologico, bisogna intervenire il prima possibile perché vengano riconosciuti i diritti previsti dalla L 170/10 e venga, di conseguenza, garantito l’uso degli strumenti compensativi e dispensativi con l’obiettivi di favorire l’apprendimento ed un armonioso sviluppo psicofisico che sappia tener conto delle potenzialità individuali. Perché è importante l’individuazione precoce del disturbo in questo caso? Perché una mancata diagnosi o una diagnosi tardiva rischia di comportare non solo problemi didattici, ma anche difficoltà emotive, comportamentali, relazionali.
Un bambino che sperimenta a scuola una catena di insuccessi, di difficoltà, pian piano costruisce un’immagine di Sè inadeguata, il basso livello di autostima e il mancato senso di auto efficacia può influire sui suoi rapporti interpersonali e sulla sua identità sociale. Il progetto, del tutto gratuito, segue un iter preciso. Si parte dalla segnalazione dell’istituto scolastico che, dopo aver provveduto ad ottenere l’autorizzazione da parte dei genitori o dei tutori, invia le segnalazioni all’equipe dell’ASP di riferimento. La scuola gioca un ruolo fondamentale nel processo di individuazione precoce delle difficoltà degli studenti, assolvendo alla delicata funzione di intermediario con le famiglie. Nei primi mesi l’equipe di Crotone ha lavorato prima di tutto sull’interazione con gli istituti creando un protocollo di intervento. La risposta da parte delle istituzioni scolastiche è stata interessante e puntuale e molte sono state le segnalazioni. Fino ad oggi sono 300 gli studenti che hanno iniziato il percorso, dunque 300 valutazioni in poco tempo con una riduzione incisiva sulle liste d’attesa. Il progetto ha una valenza sociale non indifferente in quanto risponde concretamente alle esigenze delle famiglie che troppo spesso devono farsi carico, non solo del lungo iter burocratico che riguarda le certificazioni, ma anche dei costi che, come ha spesso ricordato la Vicepresiente della Regione Calabria, Giusi Princi, promotrice del progetto, arriverebbero a sfiorare cifre non indifferenti. Considerando la bontà del progetto l’Asp di Crotone si è fattivamente adoperata per garantire la continuità del servizio. Nel mese di Marzo ASP e Regione hanno firmato un accordo che prevede la copertura pluriennale, fino al 2028, del servizio garantendone la stabilità.
V. R.