Prove Invalsi, il "long covid" colpisce anche la scuola. Troppe lacune in italiano e matematica

Per la scuola è tempo di bilanci e di statistiche. Sono stati pubblicati i dati delle prove Invalsi.Il quadro che emerge quest’anno dalle Prove risente ancora in maniera evidente delle conseguenze pos...

A cura di Redazione
13 luglio 2023 02:00
Prove Invalsi, il "long covid" colpisce anche la scuola. Troppe lacune in italiano e matematica -
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Per la scuola è tempo di bilanci e di statistiche. Sono stati pubblicati i dati delle prove Invalsi.

Il quadro che emerge quest’anno dalle Prove risente ancora in maniera evidente delle conseguenze post-pandemiche sugli apprendimenti degli studenti italiani anche se il Covid non ha assolutamente inciso sullo svolgimento delle lezioni.

Il confronto nel tempo degli esiti della scuola primaria mostra un indebolimento dei risultati in tutte le discipline osservate e in entrambi i gradi considerati (II e V classe). In II primaria i risultati di Italiano e di Matematica sono più bassi di quelli registrati nel 2019 e nel 2021 e, sostanzialmente, in linea con quelli del
2022.

In V primaria i risultati del 2023 sono più bassi di quelli degli anni precedenti, compreso il 2022, in tutte le discipline, incluso l’Inglese, sia lettura (reading) sia ascolto (listening).

Pur se in misura ridotta, già dalla II primaria cominciano ad evidenziarsi leggeri divari territoriali.

Si riscontra una perdurante differenza dei risultati tra scuole e tra classi più accentuata nelle regioni meridionali, specie per quanto riguarda la Matematica e la prova di Inglese listening. Ciò significa che la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi.

Gli esiti registrati nella scuola secondaria di primo grado confermano che si è fermato il calo degli apprendimenti in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma non si registra ancora una decisa
inversione di tendenza.

Ci sono ragazzi che non capiscono quello che leggono e in alcune regioni del Mezzogiorno il divario con le altre è davvero alto.

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