Rachele Via: "Non mi riconosco più nel progetto Voce: sono lontana dalle vecchie logiche"

Le sue dimissioni, ha precisato stamane presso la sede di Vivere In, alle spalle della Chiesa dell’Immacolata, non sono una sconfitta, ma “un atto in piena libertà” poiche, ha spiegato Rachele Via “no...

A cura di Redazione
01 dicembre 2022 12:27
Rachele Via: "Non mi riconosco più nel progetto Voce: sono lontana dalle vecchie logiche" -
Condividi

Le sue dimissioni, ha precisato stamane presso la sede di Vivere In, alle spalle della Chiesa dell’Immacolata, non sono una sconfitta, ma “un atto in piena libertà” poiche, ha spiegato Rachele Vianon mi riconosco nel progetto iniziale”.

Quando il professor Vincenzo Voce fu eletto sindaco di Crotone, Rachele Via era il candidato con più voti all’interno della maggioranza. Ieri sera, la docente crotonese e titolare dell’Ufficio Cultura, Istruzione e Antica Kroton, ha presentato le sue dimissioni in Giunta. “In realtà il sindaco, nonostante i miei voti, non è stato il mio garante”. Rachele Via questa mattina in conferenza stampa ha letto una lunga lettera, dove sono spiegati  i motivi delle dimissioni. “Non è un atto forzato perchè qualcuno voleva il mio posto, e parlo di tre consiglieri, ma la decisione l’avevo maturata da tempo. Poi l’ultimo episodio, il consiglio comunale di martedì scorso, dove Mario Megna è stato eletto dalla maggioranza Presidente del Consiglio Comunale. 

“Ho contribuito anche con i miei elettori – ha spiegato – all’elezione del sindaco, infatti sono la più votata tra i consiglieri. Nel progetto dell’Amministrazione Voce non riesco più vedo a vedere le linee, le tracce. La mia non è una valutazione negativa. Ci sono tre consiglieri che vorrebbero il mio assessorato: Corigliano, Tallarico e Venneri. Prego”.

La speranza, ha precisato, è che Antica Kroton vada avanti: “Ai miei concittadini auguro di vedere presto aperti i cantieri di Antica Kroton; fino ad oggi è stato rispettato il cronoprogramma: fino ad oggi l’unità operativa Antica Kroton è stato l’unico ufficio a pubblicare bandi di importo superiore ai 29mln di euro. Su alcune questioni di Antica Kroton, come il ricorso al Tar avanzato dall’Ance, so che l’Ance stessa ha incontrato il sindaco, ma al tavolo c’era un altro assessore invitato da Voce, una cosa strana, senza che io ne sapessi nulla- E non sono stata invitata a partecipare”.

Sono riuscita a disincagliare questo progetto, e ringrazio il dirigente Antonio Senatore per il lavoro profuso, e mi sento di dire che ho  rispettato il crono programma: il mio è un giudizio critico sulla mancanza di programmazione verso la città. Si costruiscono tanti  percorsi ma non c’è l’insieme. Prendo le distanze dalle aperture alle vecchie logiche alle quali sento di non appartenere, e mi riferisco all’elezione della maggioranza di Megna, proprio da coloro che rinnegavano la vecchia politica”.

Durante la conferenza stampa, ha ribadito che il suo atto non è “un giocare d’anticipo”. “La mia è una presa di distanza da un progetto che non riconosco più – ha continuato – anche se in uno scenario diverso avesse pensato ad un rimpasto per rilanciare la giunta, io ci sarei stata ugualmente, non è questo il problema. Ma credo di essere una persona coerente, e sono lontana da queste vecchie logiche. Ecco perché mai potrei coesistere con il compromesso, l’inganno, la scorrettezza, il tradimento, le trame oscure, la menzogna, l’ipocrisia, ancor meno per rincorrere ambizioni di potere”.

“Le mie dimissioni non sono una sconfitta – incalza – un non posso farcela, ma se sono salita su un treno che mi avrebbe dovuto portare a Milano ma oggi  mi porta altrove, allora preferisco scendere. Il mio è un gesto politico, nessuna sconfitta“. Non si rimprovera nulla Rachele Via: “Ci sono atti amministrativi che avrei portato volentieri a termine, come il museo virtuale di Gaele Covelli, e tante altre cose, come il Teatro, e la speranza di avere una Biblioteca in un luogo adatto”.

E, proprio riguardo alla struttura teatrale, ha precisato: “Per me era importante avere una Fondazione che contenesse pubblico e privato,  non un mero contenitore di iniziative che riempiono gli occhi, ma non costruiscono percorsi di crescita culturale. In questo senso, la fondazione di partecipazione resta una opportunità per una gestione moderna che collocherebbe il nostro teatro nel novero degli enti che optano per una progettualità lungimirante”. 

È una questione di qualità del progetto, precisa,  e “le crepe stanno venendo fuori, e nonostante gli sforzi per creare il gruppo, questo gruppo non si è formato per tanti motivi”.

___________________________________________

Leggi qui la lettera completa:

 

Vengo da un percorso formativo che considera la politica come “la più alta forma di carità” e come servizio, anzi come “missione che ha per base la partecipazione, per altezza la decisione, per finalità il bene comune”. Vengo da un percorso professionale che ruota intorno alla formazione delle nuove generazioni, quei giovani che poi sono costretti a lasciare la nostra città.
Vengo da un percorso familiare che considera la capacità di sacrificio, la lealtà ma soprattutto la libertà, i valori fondanti su cui costruire ogni altro percorso di crescita umana e sociale.
Ecco perché mai potrei coesistere con il compromesso, l’inganno, la scorrettezza, il tradimento, le trame oscure, la menzogna, l’ipocrisia, ancor meno per rincorrere ambizioni di potere.

Nel corso di questi due anni di lavoro ho scelto di privilegiare l’avvio di processi virtuosi piuttosto che la realizzazione di attività eclatanti, ma magari poco incisive e durature nel tempo.
Se devo dare un giudizio di sintesi su questo percorso faticoso, spesso solitario, ma ricco di tante soddisfazioni e di risultati silenti quanto incisivi, non è assolutamente negativo. Da assessore, è stata mia preoccupazione istituire, per la prima volta, un apposito capitolo di bilancio per la manutenzione dei beni culturali e fornire finalmente l’Amministrazione comunale di un regolamento per le sponsorizzazioni, in modo da poter sostenere le attività culturali.
Ai miei concittadini auguro di vedere presto aperti i cantieri di Antica Kroton; fino ad oggi è stato rispettato il cronoprogramma: fino ad oggi l’unità operativa Antica Kroton è stato l’unico ufficio a pubblicare bandi di importo superiore ai 29mln di euro.
Auguro che il Museo di Pitagora, istituzionalizzato ad ottobre, possa assumere l’identità di un Museo della Scienza e della Matematica, così come indicato nelle linee guida del progetto originario realizzato dalla SISSA di Trieste, che ha riscosso molti premi internazionali, da me caparbiamente ricuperato grazie anche alla disponibilità del prof. Gouthier e dell’architetto Skabar.
Ai miei concittadini auguro di fruire, finalmente, delle tele di proprietà del Comune grazie ad un museo virtuale da me concepito in pieno periodo di pandemia e realizzato grazie alla sponsorizzazione da me ottenuta dalla allora BCC; ora si può procedere alla realizzazione di una pinacoteca in alcuni locali della scuola Principe di Piemonte, per come opportunamente indicato nel Documento Unico di Programmazione.
Auguro alla città di poter diventare una capitale internazionale del diritto processuale e del diritto processuale civile internazionale, riprendendo e sostenendo la Fondazione Gaetano Morelli. Ben tre volte mi sono recata in regione, anche insieme al prof. Sciacca e a un delegato della Provincia, incontrando gli assessori Varì e Princi, sollecitando l’attenzione su un progetto culturale che potrebbe essere incisivo per l’intera regione Calabria: si tratta di continuare un percorso già iniziato.
Auguro ai tanti giovani della città e di tutto il comprensorio di poter finalmente godere dei servizi bibliotecari in locali adeguati. Ho, fin dal 2020, insistito per avere una figura di bibliotecario, che è stata prevista nel piano del fabbisogno del personale, ma solo per il 2024; ho, fin da subito, indicato l’urgenza di avere una nuova biblioteca per Crotone, e non ho mancato di inserire questa necessità nel Documento Unico di Programmazione 2023-2025. Queste carenze strutturali non ci hanno impedito di offrire servizi di qualità rivolti a tutti, ma soprattutto ai giovani e ai giovanissimi: La biblioteca Armando Lucifero di Crotone ha vinto il primo premio nella sezione biblioteche del Premio Nazionale per il Libro e la Lettura 2022 promosso dal Centro per il Libro e la Lettura del MIC.
Auguro alla città di poter godere (dopo tanti anni e tanta attesa) di un teatro come vero e proprio presidio culturale e non piuttosto come semplice contenitore di iniziative che riempiono gli occhi, ma non costruiscono percorsi di crescita culturale. In questo senso, la fondazione di partecipazione resta una opportunità per una gestione moderna che collocherebbe il nostro teatro nel novero degli enti che optano per una progettualità lungimirante.
Auguro anche agli studenti e alle tante famiglie che ogni anno fruiscono dei servizi di mensa e trasporto scolastico di poter finalmente godere di un servizio stabile e competitivo, assicurato da bandi triennali resi possibili da coperture finanziarie che ci auguriamo a breve disponibili.
Ho svolto il mio incarico di assessore con delega alla cultura, all’istruzione e Antica Kroton con impegno, passione e senso di responsabilità portando a buon fine o comunque incanalando progetti ed attività, avendo a cuore solo e soltanto il bene dei cittadini, sacrificando spesso, ma sempre volentieri e con entusiasmo il mio ruolo di madre, moglie e professionista.

Due anni fa, sollecitata dall’attuale sindaco, scelsi di sposare un progetto politico nel quale mi riconoscevo e al quale ho dato il mio contributo efficace e concreto. Mi sono candidata da indipendente nella lista del sindaco non volendo essere associata ad un colore politico, convinta come sono che le cose giuste, sane, trasparenti, nell’interesse della comunità sono patrimonio delle persone oneste, al di là e al di sopra di ogni ideologia. Specialmente nel corso degli ultimi mesi l’entusiasmo ha lasciato il posto all’amarezza e alla delusione, man mano che mi rendevo conto che del progetto iniziale restavano solo i proclami.
Incapacità o dolo?
Non so, e nemmeno mi interessa.
Oggi, lo affermo con convinzione, non ci sono più le condizioni per realizzare quel progetto di cambiamento che è partito con un movimento civico forte del 63,95% dei consensi, e che oggi arranca tra maggioranze sfaldate e “aperture” a vecchie logiche di governo e di potere. Il Sindaco capirà i tanti motivi che mi spingono a lasciare questo impegno. Nel corso delle ultime settimane il mio nome è apparso sui giornali, che riferivano di riunioni di maggioranza alle quali non mi è stato mai chiesto di prendere parte nonostante che da consigliera, prima degli eletti di maggioranza, il mio contributo non sia stato marginale all’esito delle elezioni.

Io mi chiamo Rachele Via
E non riconosco più il progetto iniziale, non mi riconosco più in dinamiche che, invece di guardare al futuro con lungimiranza, si nutrono di improvvisazione, di approssimazione. La mia onestà intellettuale, la mia lealtà, la mia dignità ed il rispetto verso le persone che mi hanno dato fiducia esprimendo questa fiducia con il loro voto, mi impongono di prendere le distanze da questa Amministrazione, rassegnando le mie dimissioni.

Desidero infine ringraziare tutti i dipendenti e i dirigenti, ma particolarmente i dipendenti dei settori cultura, dell’unità operativa Antica Kroton, del settore istruzione, sempre disponibili e professionali nel gestire situazioni spesso difficili; il personale degli uffici del sindaco, sempre pronti a sostenere con il loro lavoro le attività di un settore che, pur a corto tanto di disponibilità finanziarie quanto di personale, rappresenta il “cervello” dell’intera macchina di governo.

Ai miei concittadini dico che abbiamo tutti, ciascuno nel proprio ruolo, il dovere di non fermare un processo di autoconsapevolezza che si è ormai avviato e da cui non si torna indietro.

Rachele Via

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk