SOS Humanity può lasciare il Porto di Crotone, i volontari: "Il Governo non finanzi la Guardia Costiera libica"
I volontari della Ong SOS Humanity, insieme al capitano Leo e alla presidente, sostengono che il Decreto Piantedosi sia troppo restrittivo, chiedendone la modifica con una petizione che sarà inviata...

I volontari della Ong SOS Humanity, insieme al capitano Leo e alla presidente, sostengono che il Decreto Piantedosi sia troppo restrittivo, chiedendone la modifica con una petizione che sarà inviata alla Commissione Europea.
Questa mattina la conferenza stampa presso il Porto di Crotone, dove la Ong tedesca stazionerà fino a domani. A parlare con la stampa il Capitano e Laura Gorriahn, presidente di SOS Humanity e osservatrice dei diritti umani a bordo. Con loro Guido, conducente del gommone di salvataggio. Il Tribunale civile di Crotone ha sospeso infatti il fermo amministrativo della Humanity 1, la nave Sos Humanity che era arrivata a Crotone il 4 marzo dopo aver soccorso nel canale di Sicilia 77 persone, ed affrontata dai libici con degli spari.
“Anche se siamo contenti di questa decisione siamo stati fermi per troppo tempo”, ha dichiarato Laura Gorriahn, presidente di SOS Humanity “e quindi chiediamo che si interrompa questa procedura illegittima del fermo amministrativo delle navi da soccorso, che sono ovviamente richieste nelle acque internazionali. Il Tribunale di Crotone ha affermato chiaramente che il fermo amministrativo rappresenta un’evidente compromissione rispetto allo svolgimento di indifferibili attività a carattere umanitario. In sostanza la gente sta morendo per questa procedura assurda”.
L’Humanity 1, è stata fermata sul porto di Crotone infatti per aver violato, secondo le autorità italiane, il Decreto Piantedosi. Ieri, il giudice del Tribunale civile di Crotone, Antonio Albenzio, nell’esaminare il ricorso presentato dalla Sos Humanity ha disposto la sospensione del fermo sottolineando “l‘apparente ingiustizia del provvedimento emesso” e fissando al 17 aprile una nuova udienza per decidere nel merito.
“Chiediamo alle autorità italiane di smettere di finanziare la Guardia Costiera Libica con milioni di euro provenienti dalle tasche dei contribuenti europei. Queste persone della Guardia Costiera si comportano in maniera violenta con azioni pericolose, che non salvano le persone in difficoltà”, ha continuato la presidente di Humanity 1.
Si tratta, hanno detto il capitano e la presidente di SOS Humanity, di una situazione scandalosa, “dal momento che tutti i fermi sono basati su accuse false e sono, dunque, contrari alle legge“.
“Abbiamo raccolto molte prove che le accuse erano false”, ha ribadito il volontario Guido, “non eravamo gli unici sulla scena, c’era un velivolo di un’altra organizzazione che ha raccolto prove, finchè ieri il Tribunale di Crotone ha riconosciuto le nostre ragioni e ha sospeso il fermo“.
Domani, la SOS Humanity, potrà lasciare il Porto di Crotone.















