Strongoli accoglie le spoglie di Biagio Miraglia: un ritorno atteso da 140 anni

Strongoli – Questa mattina, 31 maggio, la città di Strongoli ha vissuto un momento di valore storico e simbolico: le spoglie di Biagio Miraglia, patriota, poeta, teologo e Prefetto, sono finalmente to...

A cura di Redazione
31 maggio 2025 16:00
Strongoli accoglie le spoglie di Biagio Miraglia: un ritorno atteso da 140 anni -
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Strongoli – Questa mattina, 31 maggio, la città di Strongoli ha vissuto un momento di valore storico e simbolico: le spoglie di Biagio Miraglia, patriota, poeta, teologo e Prefetto, sono finalmente tornate nella sua terra natale, come lui stesso aveva auspicato in un sonetto.

Nato a Strongoli nel 1823 e morto a Firenze nel 1885, Miraglia è stato una figura di spicco del Risorgimento italiano. La cerimonia di accoglienza, svoltasi nel cimitero comunale, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, autorità e studiosi, tutti riuniti per rendere omaggio a un protagonista della storia nazionale e locale.

L’iniziativa è nata nel luglio scorso, grazie alla volontà e all’impegno del dottor Antonio Sofi e di un gruppo di persone profondamente legate alla memoria storica del territorio. Determinante è stato il lungo e meticoloso lavoro di ricerca condotto da Michele De Tursi e Dionisio Gallo, che ha permesso di ottenere il nulla osta dal Comune di Firenze, superando le difficoltà burocratiche e identificando con certezza il luogo della sepoltura.

Nei mesi precedenti alla cerimonia, la comunità di Strongoli ha mostrato un crescente interesse verso la riscoperta della figura di Miraglia, grazie anche al contributo di Rina Russano e di diversi studiosi locali. Il gruppo ha ricostruito con cura le tappe principali della vita del patriota: dalla laurea in Teologia all’abbandono della carriera ecclesiastica per dedicarsi alla politica e alla letteratura, fino all’impegno nei moti risorgimentali e nei delicati incarichi istituzionali a Napoli, Torino e Bari.

Biagio Miraglia prese parte ai moti del 1848, sostenne la Repubblica Romana del 1849 e fu tra i promotori del Comitato centrale dell’Emigrazione Italiana a Torino. Fu, inoltre, attivo nei primi anni del neonato Stato unitario, ricoprendo ruoli di rilievo.

Le spoglie sono arrivate quest’oggi a Strongoli, dove a celebrare il rito di sepoltura presso il cimitero di Strongoli è stato il parroco don Yamid, mentre la celebrazione eucaristica è avvenuta presso la chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo, officiata da don Alfonso Siniscalco. Sepolto insieme a Biagio Miraglia anche la moglie Anna Merolli, pittrice, la quale gli diede due figli.

Oggi, il suo desiderio di essere sepolto nella terra d’origine si è finalmente realizzato. Le sue spoglie riposeranno per sempre a Strongoli, dove la memoria del suo coraggio, della sua cultura e del suo impegno civile continuerà a essere custodita con gratitudine dalla comunità.

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