Truffa Spid a Crotone: polizia postale salva lo stipendio di una donna

Crotone, 2 giugno 2025 – Grazie all'intervento rapido ed esperto della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Crotone, lo stipendio d...

A cura di Redazione
10 giugno 2025 08:22
Truffa Spid a Crotone: polizia postale salva lo stipendio di una donna -
Condividi

Crotone, 2 giugno 2025 – Grazie all’intervento rapido ed esperto della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale di Crotone, lo stipendio di una donna crotonese, che era stato fraudolentemente dirottato, è stato recuperato con successo.

Lo scorso giorno 23, come tutti i dipendenti pubblici d’Italia, una donna di Crotone attendeva l’accredito del proprio stipendio. Quando i soldi non sono arrivati, insospettita, ha controllato il portale NoiPA, il sistema del MEF per i pagamenti ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Ha così scoperto che l’IBAN registrato per i suoi pagamenti non corrispondeva al proprio.

Dopo aver cercato in vari modi di bloccare la disposizione di pagamento a favore di un conto non suo, ha contattato la Polizia Postale di Crotone.

Gli operatori della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica hanno subito intuito che qualcuno aveva attivato fraudolentemente un account SPID, acquisendo l’identità digitale della donna e, accedendo al sistema NoiPA a sua insaputa, aveva modificato l’IBAN.

Immediatamente, acquisite telefonicamente le informazioni indispensabili, gli investigatori della Polizia di Stato hanno avviato le indagini. Ricostruendo i numerosi trasferimenti che il denaro aveva subito per renderne difficile la tracciabilità, sono riusciti a bloccare i conti e a “salvare” il denaro.

Le indagini proseguono per individuare e assicurare alla giustizia gli autori delle condotte illecite.

La Tecnica della Frode SPID e Come Proteggersi
La tecnica utilizzata in questa frode sfrutta una vulnerabilità del sistema SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), che consente la creazione di più identità digitali valide per la stessa persona. I criminali, spesso in possesso di dati anagrafici e foto di documenti d’identità (ottenuti tramite phishing o acquistati nel dark web), riescono ad attivare un secondo SPID a nome della vittima.

Con queste credenziali “parallele”, gli hacker possono accedere a portali cruciali come NoiPA, INPS o l’Agenzia delle Entrate. Una volta dentro, modificano l’IBAN registrato, dirottando stipendi, pensioni o rimborsi fiscali verso i propri conti correnti. Un aspetto problematico è che l’attivazione di un doppio SPID non blocca l’accesso del primo, il che impedisce al legittimo titolare di accorgersi immediatamente del furto d’identità subìto.

Per proteggere la tua identità digitale, la Polizia Postale consiglia quanto segue:

Non inviare foto di documenti e non comunicare i tuoi dati personali.
Non cliccare su link allegati a e-mail e messaggi che potrebbero condurti su siti falsi.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk