#TurismodelleRadici - «Il turista delle radici parte per scoprire la sua storia»

– Da Seattle a Pallagorio per riscoprire le proprie radici. Ha suscitato tanta curiosità la storia di Craig che, accompagnato dalla moglie Jenny, è arrivato nel comune del crotones...

A cura di Redazione
07 dicembre 2023 08:00
#TurismodelleRadici - «Il turista delle radici parte  per scoprire la sua storia» -
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#TurismodelleRadiciDa Seattle a Pallagorio per riscoprire le proprie radici. Ha suscitato tanta curiosità la storia di Craig che, accompagnato dalla moglie Jenny, è arrivato nel comune del crotonese per scoprire le tracce lasciate dai suoi nonni. Ad accompagnarli in questo viaggio è stata l’associazione Fili Meridiani e Instaruga. Proprio con loro abbiamo voluto approfondire l’obiettivo del Turismo delle radici, le prospettive ma anche il lavoro da fare per proporre un’offerta turistica che centri l’interesse di chi parte da lontano per riscoprire la storia della propria famiglia.

«Prima di tutto – ci spiega Ettore Bonanno, rappresentante dell’associazione – bisognerebbe implementare i servizi di cui i turisti delle radici hanno bisogno. Spesso chi viene vuole rintracciare le tracce e memorie della propria famiglia prima di conoscere il territorio. Questo per loro vale il prezzo del viaggio. Ecco perché in questi casi è fondamentale lavorare a stretto contatto con le amministrazioni locali ma anche ad esempio con le parrocchie per accedere agli archivi». Proprio sull’esperienza di Craig Ettore racconta: «Noi abbiamo offerto la parte dei servizi, ci siamo occupati dell’ ospitalità e dell’ accompagnamento anche nella comunità: abbiamo identificato i parenti e anche la casa del nonno. Siamo stati supportati da una guida inglese che è necessaria in questi contesti».

Il visitatore ha scoperto pezzi della sua vita, nel suo caso quella arbereshe, attraverso visite guidate: «Ha visto – aggiunge Ettore – cose che lui ricordava solo nei racconti della mamma e della nonna». Insomma, Fili Meridiano ha messo in campo un modello assolutamente replicabile. Cosa serve dunque per raccogliere la sfida di questo nuovo turismo? «Rendere la visita una cosa intima e personale – aggiunge ancora Bonanno – perché il turista delle radici parte per ricostruire la sua storia geneologica.
Loro hanno bisogno di trovare tracce fisiche e reali del loro passato, della loro famiglia, dei loro nonni. Poi è importante il ruolo della comunità vivente perché attraverso i racconti il turista vive le emozioni. Noi – conclude – vogliamo continuare a lavorare in questo settore, con l’apporccio che abbiamo già provato.
Dobbiamo però centrare il bisogno e intercettare i flussi che possono arrivare, sappiamo che nel Nord e nel sud America e in Australia sono presenti molti italiani di terza generazione. Poi organizzeremo una serie di incontri con personalità di spicco esperte proprio in questo settore».

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