UGL: «La ricerca dei medici all'estero è un punto di non ritorno»

“L’affannosa ricerca di medici stranieri, da Nord a Sud, per colmare le carenze di personale negli ospedali certifica inequivocabilmente il fallimento delle politiche pensate ed attuate negli ultimi a...

A cura di Redazione
26 agosto 2022 21:30
UGL: «La ricerca dei medici all'estero è un punto di non ritorno» -
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“L’affannosa ricerca di medici stranieri, da Nord a Sud, per colmare le carenze di personale negli ospedali certifica inequivocabilmente il fallimento delle politiche pensate ed attuate negli ultimi anni. I tagli scellerati ed indiscriminati che si sono succeduti hanno prodotto questo risultato.

E, usando la saggezza popolare, una volta che i buoi sono fuggiti si cerca di chiudere la porta di una stalla vuota”. Così il segretario nazionale di Ugl Salute Gianluca Giuliano. “Il problema di fondo – prosegue – non è la nazionalità dei professionisti ma la tenuta di un sistema che si sta sbriciolando a causa di una costante mancata programmazione”.

Il sindacalista evidenzia come “attratti da migliori condizioni contrattuali, di progressione nella carriera ed economiche” tanti medici italiani hanno deciso di andare a lavorare all’estero “assottigliando sempre più le fila di chi si deve occupare della salute dei nostri concittadini”.

“Ora – si chiede Giuliano – cosa si pensa di fare? La Ugl Salute chiede da tempo l’abolizione del numero chiuso nelle università e di accrescere qualitativamente ed in termini pratici il percorso degli specializzandi troppo spesso usati come semplici passacarte per questioni amministrative o burocratiche.

Loro possono essere una risorsa importante da sfruttare. Servirà poi – continua – una proposta che convinca i nostri medici emigrati all’estero a far ritorno in Italia adeguando gli stipendi alla media europea e pensando a delle agevolazioni fiscali e previdenziali.

Ci preoccupa vedere nel pieno dell’agone elettorale poche proposte per la sanità, quasi che l’emergenza per il Covid sia un lontano ricordo. Non è così e per questo – conclude – chiediamo a tutte le forze politiche di mettere al centro dei loro programmi elettorali gli operatori per una autentica rifondazione del Sistema sanitario nazionale”.

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