Un giro nel centro storico: Piazza Albani, il cuore pulsante dei ricordi di Crotone

Il nome "a ferriata" deriva dal passamano in ferro presente in piazza sin dagli anni '60, un elemento distintivo che ha segnato l'immaginario collettivo

A cura di Redazione
06 luglio 2025 11:00
Un giro nel centro storico: Piazza Albani, il cuore pulsante dei ricordi di Crotone -
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Il nostro viaggio nel cuore storico di Crotone ci porta oggi in un luogo che, più di ogni altro, racchiude l'anima e i ricordi di generazioni: Piazza Albani, affettuosamente conosciuta dai crotonesi come "a ferriata". Non una semplice piazza, ma un vero e proprio scrigno di memorie, un palcoscenico a cielo aperto dove si è svolta una parte significativa della vita cittadina.

Un nome, una storia

Il nome "a ferriata" deriva dal passamano in ferro presente in piazza sin dagli anni '60, un elemento distintivo che ha segnato l'immaginario collettivo. La sua posizione, facilmente raggiungibile salendo dal Duomo o scendendo da Discesa Soda, l'ha resa un punto di riferimento naturale nel tessuto urbano. A destra, il laboratorio di Decima, mentre poco più in basso, sulla sinistra, si erge l'imponente Palazzo Cavalieri, a testimonianza della sua centralità.

Un'arena di giochi e spensieratezza

Per molti crotonesi, "a ferriata" è sinonimo di infanzia e giochi all'aria aperta. Qui, tra le antiche basole che oggi riemergono durante i lavori di recupero, si giocava a pallone senza sosta, tanto che i residenti erano soliti spostare le automobili per evitare danni. Si soffiava sulle figurine dei calciatori, si giocava a "chiccareddru" e si trovava refrigerio alla fontanella. Le mamme preparavano pane, olio e zucchero, merende semplici ma indimenticabili che alimentavano le energie dei piccoli calciatori. La piazza era un vero e proprio ritrovo, un luogo di socializzazione spontanea dove la vita scorreva con un ritmo più lento e autentico.

Un quartiere vivo e pulsante

Lasciandosi "a ferriata" alle spalle e salendo verso il castello, si dipanava un microcosmo di attività e personaggi che animavano il quartiere: dalla caserma dei carabinieri a "a Putiga i ciccillu", dalla signora della frutta a mastu Guerino, dalla "Vuta" alla lavanderia di Tonio Arabia, fino alla cantina di Nicola. E chi non ricorda la signora Stella, che vendeva baccalà e frutta, aggiungendo un tocco di colore e vitalità alla piazza? Ogni angolo, ogni volto, contribuiva a creare quel senso di comunità forte e radicato che ancora oggi molti rimpiangono.

Tradizione e futuro si incontrano

Oggi, Piazza Albani continua a essere un punto di incontro tra passato e futuro. Oltre agli alti alberi e alle siepi che la adornano, Palazzo Albani ospita un murales realizzato dai ragazzi del Laboratorio di matematica e geometria applicata. Questa iniziativa, gestita dalla Cooperativa sociale One e sostenuta da Impresa sociale Con i bambini, dimostra come il luogo continui a essere un centro vitale per la comunità, promuovendo l'apprendimento attraverso l'arte e contrastando la povertà educativa.

Piazza Albani, "a ferriata", non è solo un nome su una mappa, ma un simbolo vivente della Crotone che è stata e che, in qualche modo, continua a vivere nei ricordi e nelle nuove iniziative che la animano. Un luogo dove la storia respira e le generazioni si incontrano, lasciando la propria impronta su quelle antiche basole.

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