Un progetto per le donne vittime di violenza

È partito nelle scorse settimane il progetto F.A.I. – Formazione, Autodeterminazione, Inclusione, un’iniziativa innovativa del Centro Calabrese di Solidarietà Ets volta a promuovere il miglioramento i...

A cura di Redazione
07 agosto 2024 14:00
Un progetto per le donne vittime di violenza -
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È partito nelle scorse settimane il progetto F.A.I. – Formazione, Autodeterminazione, Inclusione, un’iniziativa innovativa del Centro Calabrese di Solidarietà Ets volta a promuovere il miglioramento individuale e sociale, con un focus specifico sull’empowerment delle donne vittime di violenza di genere nella regione Calabria.

Il progetto sarà attuato con il coinvolgimento attivo del Centro Antiviolenza Mondo Rosa, che fornirà supporto logistico e operativo, garantendo la qualità dei servizi offerti alle beneficiarie.

La violenza di genere, spesso sommersa e difficilmente osservabile nella sua totalità, include forme di abuso economico che impediscono alle vittime di raggiungere l’autonomia. In Calabria, dove il tasso di disoccupazione femminile è estremamente elevato (41% secondo dati ISTAT), il progetto F.A.I. mira a offrire percorsi di formazione e supporto per l’autonomia economica e lavorativa delle donne sopravvissute alla violenza.

L’obiettivo generale del progetto è quello di favorire l’autonomia economica e lavorativa delle donne vittime di violenza, attraverso il potenziamento delle attività di formazione, inserimento lavorativo e socializzazione. Specificamente, il progetto mira a: ridurre la dipendenza economica delle vittime; realizzare un’analisi delle risorse e potenzialità delle beneficiarie; qualificare le donne nel campo dell’estetica con l’auspicio di avviare servizi autogestiti; rafforzare le opportunità di reinserimento socio-lavorativo; incrementare la soddisfazione dei beneficiari rispetto ai servizi offerti.

Il progetto si rivolge a 25 donne vittime di violenza o potenziali vittime, residenti in Calabria, di età compresa tra i 25 e i 34 anni, e donne separate o divorziate, che rappresentano una fascia particolarmente vulnerabile.

Beneficiari indiretti includono le famiglie delle destinatarie, la comunità locale e tutti gli stakeholder interessati allo sviluppo della parità di genere e dell’inclusione socio-lavorativa.

Il progetto si articola macro azioni principali e due azioni trasversali: la presa in carico, orientamento e bilancio di competenze, con il Supporto personalizzato per aiutare le donne a riscoprire e valorizzare le proprie competenze, costruendo percorsi di sviluppo professionale; la formazione con servizio di babysitting, che si articola con corsi di formazione pratica, in particolare nel settore dell’estetica, con supporto logistico per le madri, attraverso un servizio di babysitting; l’accompagnamento con attivazione di tirocini formativi, dote patente e card, con il sostegno concreto per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro, includendo tirocini e strumenti per l’autonomia economica.

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