Una nuova Antica Kroton, Voce: "Dieci progetti per valorizzare i siti all'interno della città"

Crotone – Dieci interventi per tre cluster interesseranno la città di Crotone dagli inizi del 2024 con due anni di lavoro: è un progetto, questo, di cui se ne parla dal 2011 ma che, il primo cittadino...

A cura di Redazione
28 ottobre 2023 14:12
Una nuova Antica Kroton, Voce: "Dieci progetti per valorizzare i siti all'interno della città" - Francesco Vignis, Vincenzo Voce, Alberto Giordano
Francesco Vignis, Vincenzo Voce, Alberto Giordano
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Crotone – Dieci interventi per tre cluster interesseranno la città di Crotone dagli inizi del 2024 con due anni di lavoro: è un progetto, questo, di cui se ne parla dal 2011 ma che, il primo cittadino, ha rassicurato che vedrà finalmente il compimento. Effetto di una rimodulazione, in questi mesi presso il Museo del Mare e della Terra, tra il Lido Casarossa e l’Atlantis, si sono svolti dei laboratori aperti alla cittadinanza poichè, hanno spiegato i progettisti, “i cittadini sono i veri custodi delle tradizioni”.

Si chiama “Antica Futura Kroton” quel progetto carico di “emozioni“, come lo ha presentato il sindaco questa mattina ad un’amplia platea non solo di giornalisti e dei progettisti che hanno lavorato per portare alla luce Kroton, ma anche di quei cittadini che, nel corso di questi sei mesi, hanno preso parte ai laboratori.

L’illustrazione dei tre cluster è stata affidata a Vincenzo Voce insieme a al coordinatore dei progettisti Alberto Giordano, esperto di fama internazionale e che ha lavorato in “Matera 2019”, alla presenza di Stefania Argenti direttrice della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Crotone e Catanzaro, di Gregorio Aversa direttore del Polo Museale di Crotone, di Alfredo Ruga, funzionario della Soprintendenza archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, e di Antonio Senatore, dirigente Antica Kroton.

Dieci interventi, suddivisi in tre raggruppamenti (cluster), interconnessi tra loro. “Sono passati oltre dieci anni – sono le parole del primo cittadino Vincenzo Vocema oggi vedremo come cambierà la città di Crotone, valorizzando alcuni siti che saranno oggetto di scavi archeologici“. Gli eventuali reperti che verranno alla luce, ha specificato, saranno portati presso l’ex Scuola San Francesco.

Cantieri tra dicembre e gennaio, e si scaverà dove è possibile, ovvero tra Parco Pignera, ex Ariston, l’area di fronte l’istituto Gravina, Acquabona, Stadio Ezio Scida (area Curva Nord per intenderci). Saranno inoltre realizzate delle piste ciclabili nuove, in un tracciato che collegherà Parco Pignera e Stadio con il centro cittadino.

Si partirà dunque dal centro cittadino, ovvero da Parco Pignera a scendere e l’Area ex Aristonma solo nella sua parte demaniale”. Escluso, invece, il quartiere settentrionale perchè lì “è area Sin, e non potevamo pensare di abbinare le criticità di un intervento in un’area critica visto l’inquinamento dovuto alle ex fabbriche, e scavare lì sarebbe stata pura follia. E’ pericoloso riportare alla luce dei reperti in quell’area”. Poi aggiunge: “L’area ex Ariston è troppo grande per pensare che in poco tempo si potessero concentrare scavi archeologici. Vogliamo scoprire dei siti ma Antica Kroton non finisce certamente qua, il Comune di Crotone deve valorizzare i siti all’interno della città rendendo fruibile ciò che c’è”.

Dunque si passa al secondo cluster, un’altra zona della città, questa volta la parte medioevale legata al Castello Carlo V.  “Il Castello non sarà bonificato con i soldi di Antica Kroton, ma i lavori li effettuerà il Ministero dei Beni Culturali”, ha specificato il sindaco:“Ci saranno diversi lavori a Largo Lavatoio, con i camminamenti del Castello, perchè abbiamo l’idea di una narrazione come un nastro narrante”. Questo è, racconta il primo cittadino, uno dei progetti.  

E poi interventi sulle Colline di Santa Lucia, e il terzo cluster a Capo Colonna: “L’idea sui luoghi su cui intervenire – ha spiegato riferendosi a Parco Pignera, Castello e Capo Colonna – è buona“. Un intervento collega il promontorio Lacino con il percorso di Vrica e Stuni, oltre la trasformazione del Museo del Mare in un info point. Un percorso naturalistico con strutture di accoglienza mentre per il collegamento del promontorio Lacinio attraverso via per Capo Colonna è un vero e proprio programma di valorizzazione paesaggistico e turistico.  Ma in centro città non si scava, precisa.

In Piazza Mantegna (alle spalle della Posta Centrale, ndr) non si scava, nemmeno in Piazza della Resistenza o Corso Vittorio Veneto, sarebbe pura follia. Il materiale archeologico lo abbiamo a cinquanta metri dal palazzo del Comune, ovvero negli scavi della Bper. E’ un’emozione – continua – e sono convinto che tutti si emozioneranno nel vedere questa progettazione”.

É un’attività che secondo me è una delle più importanti che si sta facendo in Italia – ha aggiunto la Soprintendente Stefania Argentiè un intervento che si rivolge alla città, ma anche a tutto quello che in qualche modo la collega a dei siti importanti, per quanto riguarda i beni culturali e quindi è una sfida importantissima che ha una rilevanza nazionale”.

Ma, specifica: “Non si può paragonare Crotone a nessun’altra situazione se non a Crotone stessa. Pompei è un unicum al mondo, e come tale non può essere paragonata a nulla. Qui abbiamo una situazione completamente diversa, ci aspettiamo dei risultati che ci faranno toccare con mano la dimensione urbana della città antica”.

“Una città antica del III secolo che ha delle caratteristiche e stiamo lavorando per costruire la carta archeologica di Crotone. E quindi ci saranno dei risultati che ci faranno capire la dimensione urbana e anche la cultura materiale, cioè di come si viveva all’interno di questa città, di come venivano strutturati gli spazi”. 

“Non avremo un monumento con la sua elevazione in verticale. Noi vedremo dei segni a terra che ci verranno spiegati grazie alla valorizzazione, e quindi chi camminerà vedrà. E per poter capire dei segni – spiega ancora – tenteremo di renderli leggibili anche a chi non è archeologo, e ci farà immergere in un percorso che si riappropria della città. Questo porterà molta attenzione su Crotone a livello non solo nazionale ma internazionale, e questo per  la città costituisce un passaggio veramente importante“, ha chiosato la Soprintendente Argenti.

“Questi progetti – sono le parole del progettista Alberto Giordanohanno una grande importanza perché  faranno vivere la città sul suo passato ma anche verso il suo futuro, in un futuro che è fatto di rigenerazione urbana. C’è uno scavo che viene fatto vicino allo stadio, proprio all’inizio del Parco Pignera, che è di circa due ettari”.

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