Vertenza Abramo - La città latita, ma ai dipendenti in protesta viene offerto un pasto caldo

Dalla giornata di ieri, con gruppi di diversi dipendenti secondo le turnazioni presso la sede di Abramo, i dipendenti della società stanno occupando ad oltranza la sede della Sala Consiliare del Comun...

A cura di Redazione
25 giugno 2024 09:30
Vertenza Abramo - La città latita, ma ai dipendenti in protesta viene offerto un pasto caldo -
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Dalla giornata di ieri, con gruppi di diversi dipendenti secondo le turnazioni presso la sede di Abramo, i dipendenti della società stanno occupando ad oltranza la sede della Sala Consiliare del Comune di Crotone (LEGGI QUI) per tenere alta l’attenzione sulla vicenda che, da questa estate, potrebbe vedere seicento persone perdere il lavoro.

Anche oggi saranno in assemblea permanente presso il palazzo dell’ente comunale, e di certo un territorio come quello crotonese non può permettersi questa moria di posti di lavoro. Ne perderebbe la città, già stremata dalle condizione precarie e quasi nulle di lavoro, e il tessuto sociale ne risentirebbe.

600 posti di lavoro persi significherebbe meno spese in città, meno denaro che entrerebbe in circolo. E’ stato dato avvio, dunque, ad iniziative di protesta e per sensibilizzare i Parlamentari Calabresi e le istituzioni “ad un’azione incisiva sulla convocazione del tavolo ministeriale”.

Ieri è stato ribadito infatti dai dipendenti stessi che le istituzioni parlamentari mancano e sono assenti, e vorrebbero anche che tutta la città capisse il danno economico con la chiusura dell’Abramo. Per questo chiedono ad imprese, commercianti, professionisti e semplici cittadini a partecipare per quanto possibile, secondo le proprie priorità, all’assemblea permanente affinché l’azione possa avere più rilevanza possibile.

La città latita, e già nella raccolta delle tessere elettorali i crotonesi non hanno partecipato alla protesta. Ieri, ad esempio, la Pizzeria Romana è stata presente offrendo il pranzo ai dipendenti presenti in sala consiliare. Un segno di risposta che una parte di città c’è e di vicinanza alle persone che reclamano il loro diritto al lavoro.

L’auspicio, dunque, è che tutte le associazioni di categoria e i cittadini possano presiedere in qualche momento della giornata all’assemblea permanente, oltre che ovviamente i parlamentari calabresi diano risposta.

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