(VIDEO) Crotone ferita, Crotone possibile: Giovanni Buscema presenta il suo “Teorema della Sostenibilità”
Crotone – Una riflessione profonda sul presente di una città ferita, ma anche un invito concreto a immaginare e costruire un futuro diverso. Si è tenuta ieri, presso il Museo di Pitagora...
Crotone – Una riflessione profonda sul presente di una città ferita, ma anche un invito concreto a immaginare e costruire un futuro diverso. Si è tenuta ieri, presso il Museo di Pitagora, la presentazione del libro “Il teorema della Sostenibilità: da Pitagora alla città del futuro” di Giovanni Buscema, autore e protagonista dell’incontro. A moderare l’evento è stato Giuseppe Pipita, direttore de Il Crotonese. Hanno dialogato con l’autore su Crotone e le sue prospettive Antonio Gaetano (direttore di CrotoneOk), Alberto Padula (presidente di Akrea) e lo scrittore Gianluca Facente. A portare i saluti dell’amministrazione l’assessore Giovanni Greco.
Il volume parte da una diagnosi impietosa: Crotone è una città “ferita ma non sconfitta”, segnata da inquinamento, disoccupazione, abbandono e promesse mancate. L’autore descrive una crisi economica profonda, originata dalla chiusura di grandi impianti industriali come la Montedison. Il risultato è la disoccupazione, la perdita di potere d’acquisto e oltre il 20% delle famiglie in condizioni di povertà relativa.
A questo si sommano disuguaglianze sociali, abbandono scolastico, carenza di infrastrutture e emigrazione giovanile.
Ma il dato forse più allarmante riguarda l’ambiente. L’ex polo industriale ha lasciato infatti in eredità metalli pesanti, scorie tossiche e suoli contaminati, rendendo Crotone un Sito di Interesse Nazionale (SIN) per la necessità di bonifica. Si parla di un “debito ecologico” e di un “disastro stratificato nel tempo” che ha inciso sulla salute pubblica, generando patologie oncologiche e cardiovascolari.
Eppure, il libro non è solo denuncia. È anche e soprattutto proposta, visione, chiamata collettiva.
“Non è più un saggio, è una lettera d’amore”, ha spiegato Giovanni Buscema durante la presentazione.
“Il mio è un restituire qualcosa alla mia terra, con il cuore prima ancora che con la tecnica”, ha aggiunto, sottolineando come la sostenibilità debba essere intesa in senso olistico: non solo ambientale, ma anche sociale, economica e partecipativa.
Tra le proposte più forti, quella della creazione di un “Distretto della Sostenibilità”, un modello integrato per la rigenerazione urbana, l’inclusione sociale, l’educazione diffusa e lo sviluppo economico circolare.
“La bonifica non è solo tecnica, è giustizia ambientale e risarcimento morale”, ha ribadito Buscema.
Il libro si rivolge soprattutto ai giovani, a cui è affidata la speranza di una nuova Crotone. “Loro sono i destinatari. La sostenibilità è soddisfare i bisogni di oggi senza intaccare quelli di chi verrà dopo”, ha detto l’autore, auspicando dialoghi futuri nelle scuole e nelle comunità.
Non si tratta solo di leggere un libro, ma di abbracciare un progetto civico. Un esperimento editoriale innovativo, pensato per attivare partecipazione reale, per coinvolgere i cittadini in un percorso condiviso.
“Crotone può cambiare. Ma serve partecipazione. Significa credere che un altro futuro è possibile. Questo libro è uno strumento, non è un viaggio solitario: è un viaggio che faremo insieme”, ha dichiarato Buscema.
In chiusura, l’autore ha affidato ai presenti un messaggio di speranza, sintetizzato nel suo slogan:
“Qualcosa di bello può ancora accadere. Qui. Ora. Insieme.”