(VIDEO) Crotone, l'Arcivescovo Panzetta: «Il Natale porti riconciliazione, il presepe insegni a farci piccoli»

Crotone – Il Natale mostra il Dio fatto uomo, che si fa piccolo, e chiede asilo nelle nostre vite. La fede cristiana ci insegna che è Dio che cerca l’uomo, e lo fa col mistero dell’Incarnazione. Ieri...

A cura di Redazione
19 dicembre 2023 19:00
(VIDEO) Crotone, l'Arcivescovo Panzetta: «Il Natale porti riconciliazione, il presepe insegni a farci piccoli» - La veglia di Natale in Duomo, 24.12.2020
La veglia di Natale in Duomo, 24.12.2020
Condividi

Crotone – Il Natale mostra il Dio fatto uomo, che si fa piccolo, e chiede asilo nelle nostre vite. La fede cristiana ci insegna che è Dio che cerca l’uomo, e lo fa col mistero dell’Incarnazione. Ieri pomeriggio, presso la Torre Aiutante del Castello Carlo V di Crotone, è stata inaugurata la trentaquattresima mostra dei presenti, indetta da Vivere In (leggi qui).

Presente anche l’Arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Angelo Raffaele Panzetta, il quale ha incontrato i presepisti e gli studenti delle scuole che hanno partecipato alla costruzione dei loro presepi. Per noi è stata occasione di dialogo, in vista del Natale alle porte:

“In tutto il nostro territorio si fanno i presepi, con molti presepi viventi. Io ritengo che il vero presepe vivente si ha nelle nostre case – ci ha detto l’Arcivescovo – E quindi l’augurio che faccio è che il Natale che viene porti riconciliazione tra le generazioni, tra genitori e figli, figli e genitori, parenti, che nelle case si approfitti per la memoria del Natale del Signore per compiere gesti reali di riconciliazione. Così facendo, i veri presepi viventi saranno le nostre case, le nostre famiglie”.

800 anni dal primo presepe, quello di San Francesco, il poverello di Assisi. “Sì, è una bellissima occasione per riprendere in mano le fonti francescane – ha continuato – Lì, nelle fonti, si dice chiaramente il motivo per il quale Francesco ha pensato il presepe, per vedere con gli occhi della carne l’umiltà del redentore.

E quindi Francesco ci ricorda che il presepe è una scuola di umiltà. Quando è guardato veramente con gli occhi giusti, il presepe rivela un Dio che si è fatto piccolo, che si è fatto umile, che si è fatto servo. E quindi il presepe contiene anche un’etica, l’etica della diaconia, l’etica del mettersi a disposizione, l’etica del farci piccoli per aiutare gli altri a camminare nella verità”.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk