(VIDEO) Ex Abramo, 80 lavoratori firmano con Konecta. Rischio licenziamenti su altra commessa a Crotone

Questa mattina, nella sede crotonese di Konecta, presso le Autolinee Romano, 80 lavoratori a progetto (Lap) provenienti dall’ex Abramo Customer Care hanno firmato un nuovo contratto...

A cura di Redazione
12 maggio 2025 15:25
Condividi

Questa mattina, nella sede crotonese di Konecta, presso le Autolinee Romano, 80 lavoratori a progetto (Lap) provenienti dall’ex Abramo Customer Care hanno firmato un nuovo contratto di lavoro a tempo determinato di un anno per quattro ore giornaliere.

Erano 96 gli ex co.co.co. coinvolti, ma nel frattempo alcuni hanno lasciato la città o trovato altre occupazioni. Dopo mesi di attesa, per chi ha firmato oggi si tratta di un primo passo concreto.

“Speravamo in un contratto a tempo indeterminato” ha dichiarato Gianni Angotti, uno dei lavoratori, “ma l’azienda ha preferito proporsi con un contratto determinato. È comunque un inizio, ci impegneremo affinché si possa arrivare a un rinnovo. Questo non è un traguardo.”

I lavoratori sono stati chiamati uno alla volta per la firma. All’esterno della sede, l’attesa e la tensione erano visibili tra chi per anni ha lavorato con contratti brevi, spesso di uno o due mesi.

“La commessa non è ancora partita né è a regime” ha spiegato Fabio Tomaino, segretario Uil Crotone, che ha seguito tutta la vertenza Abramo. “La sede attuale non è adeguata al numero di lavoratori. Serve una riorganizzazione e un percorso di stabilizzazione da costruire insieme alle istituzioni, in particolare la Regione Calabria che ha investito fondi pubblici su questa vicenda.”

Nel frattempo, è stato segnalato un nuovo rischio occupazionale per circa 90 lavoratori impiegati su una commessa di Poste Italiane gestita da Network Contact.

“Poste Italiane è una partecipata statale, ma sta riducendo i volumi di traffico con conseguenze dirette sull’occupazione” ha detto ancora Tomaino. “Il governo dovrebbe intervenire per garantire continuità lavorativa. Se un’azienda privata non mantiene i requisiti per una commessa, non possono pagarne il prezzo i lavoratori.”

Tomaino ha anche sottolineato il paradosso di grandi società pubbliche o partecipate che, pur operando in territori fragili, finirebbero per contribuire alla riduzione dei posti di lavoro.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui CrotoneOk