(VIDEO) Italiani nel mondo, col Turismo delle Radici un mercato importante per il territorio crotonese

Il turismo delle radici rappresenta una delle potenzialità più promettenti per il settore turistico italiano, con una stima di entrate aggiuntive annuali che potrebbe raggiungere gli 8 miliardi di eur...

A cura di Redazione
25 settembre 2024 07:30
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Il turismo delle radici rappresenta una delle potenzialità più promettenti per il settore turistico italiano, con una stima di entrate aggiuntive annuali che potrebbe raggiungere gli 8 miliardi di euro, secondo le analisi di Confcommercio. Questo segmento di mercato ha caratteristiche vantaggiose, e per questo enti e imprese sono state chiamate in un seminario proposto nella giornata di ieri presso la Camera di Commercio di Crotone.

I turisti delle radici sono spesso individui che cercano di riscoprire le proprie origini e visitare i borghi e le località legate alla loro storia familiare. Questa categoria di viaggiatori ha il vantaggio di arrivare anche fuori stagione, contribuendo così a destagionalizzare i flussi turistici. Inoltre, tendono a visitare borghi e aree fuori dai soliti circuiti turistici, portando con sé benefici economici anche per le zone meno conosciute e sviluppate dal punto di vista turistico.

Un altro aspetto positivo del turismo delle radici è la fedeltà di questi turisti. Essi non solo tornano frequentemente, ma sono anche inclini a soggiornare per periodi prolungati. Questo è particolarmente vero per i pensionati o per coloro che lavorano in modalità smart working, i quali possono permettersi di trascorrere lunghi periodi in Italia.

Ad intervenire all’iniziativasono stati Alberto Corti, responsabile settore Turismo di Confcommercio-Imprese per l’Italia; Letizia Sinisi, esperta di Turismo delle Radici e Lifestyle Travel Coach; Innocenza Giannuzzi, presidente Associazione Casa Calabria International; Maria Bruni, assessore alle Attività Produttive, Turismo, Crocieristica del Comune di Crotone; Antonella Perri, docente di Sociologia del Turismo e del Turismo Residenziale Unical; Cristina Porcelli, coordinatrice regionale Calabria Italea-Progetto PNRR Turismo delle Radici; Tullio Romita, direttore del master in “Esperto in organizzazione del Turismo delle Radici e presidente del corso di laurea in Scienze Turistiche dell’Università della Calabria. Ad introdurre e moderare i lavori il direttore Confcommercio Calabria Centrale Giovanni Ferrarelli.

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha destinato 20 milioni di euro a progetti legati al turismo delle radici, riconoscendo il potenziale di questo segmento per la ripresa economica dell’Italia. “Il turismo delle radici non è una battuta o uno slogan, ma va coniugato sul territorio – ha spiegato Pietro Falbo, presidente di ConfCommercio Calabria Centralebisogna estrapolare le peculiarità di un territorio importante come Kroton, metterlo a sistema e fare in modo che possa essere applicato un indotto importante”.

Bisogna fare in modo che si metta in moto, dunque, “la macchina virtuosa che consenta di tirare fuori le migliori peculiarità per un percorso di bellezza socio culturale, per dare risposte alle imprese che ne hanno bisogno”.

Un target di mercato da numeri elevati e da questi numeri si evince l’importanza del progetto, che può costituire il motore di sviluppo del turismo e del territorio“, sono le parole invece di Emilia Noce, vice presidente della Camera di Commercio.

In sintesi, il turismo delle radici non solo rappresenta una significativa fonte di entrate aggiuntive, ma offre anche la possibilità di rivitalizzare borghi e aree meno conosciute, destagionalizzare i flussi turistici e promuovere un turismo sostenibile e di qualità.

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