(VIDEO) Quei giornalisti "kriminali" hanno fatto ancora bottino pieno
Crotone – Risate e ancora una volta la Villa Comunale piena di pubblico per la solidarietà: i giornalisti di Crotone hanno fatto centro anche nella replica dello spettacolo “Commedia Kriminale – Sant...
Crotone – Risate e ancora una volta la Villa Comunale piena di pubblico per la solidarietà: i giornalisti di Crotone hanno fatto centro anche nella replica dello spettacolo “Commedia Kriminale – Santi i gghiesa e diavuli i casa” scritto da Giacinto Carvelli con regia di Rodolfo Calamici, e andato in scena ieri.
Una vera e propria caccia al biglietto negli ultimi giorni per assicurarsi un posto nella serata di mercoledì 12 giugno per assistere ad uno spettacolo che fa ridere ma anche riflettere. Svariati personaggi, interpretati dai giornalisti di Crotone, hanno dato vita a scene surreali ma non tanto lontane dalla realtà, con il ricavato interamente devoluto all’Unitalsi sottosezione di Crotone.
Se mettere alla berlina boss e picciotti della criminalità organizzata ha fatto ridere nuovamente il pubblico, l’arresto di Don Peppino interpretato da Giuseppe Pipita, ha offerto punti di riflessione sul grande lavoro svolto dalle forze dell’ordine per liberare i territori dai tentacoli della mafia.
E la malavita organizzata ha diverse ventose, decidendo il futuro politico del territorio, stringendo alleanze e combinando matrimoni tra famiglie rivali per fermare le faide. Sfruttamento nel lavoro e una mentalità arcaica sono i tratti di don Peppino, un boss che però comanda poco in casa sua. E’ Carmela Ciota, interpretata da Laura Leonardi, a portare i pantaloni in casa mentre i Cerzi offrono in matrimonio la figlia Assuntina, Vincenzo Montalcini, a Ture (Franco Timpano), figlio di don Peppino e Carmela; processioni con inchini e commissari di Polizia che intervengono nel mondo portato sul palcoscenico da Giacinto Carvelli, raccogliendo tanti applausi.
Alla fina della Commedia, con le riflessioni affidate a Maria (Danila Esposito) e a San Michele (Bruno Palermo), la frase ben visibile “Le mafie sono una montagna di merda” ha ricevuto lo standing ovation del pubblico. L’opera dei cronisti di Crotone è stata dedicata ai giornalisti uccisi dalla criminalità e, ieri sera, anche a Cataldo Amoruso, artista attivo anche nel teatro.
Si concludono due serate piene di pubblico, il 6 e 12 giugno, e appuntamento, dunque, al prossimo anno con la nuova commedia dei giornalisti di Crotone.