(VIDEO) “Seme Selvaggio”: da poesia a grido collettivo. Il video denuncia la violenza sulle donne e reclama ascolto nelle scuole

Con voce forte ma al contempo rispettosa, ha raccontato la brutalità della violenza sulle donne. Ha iniziato così Alessandra Perziano, poetessa e autrice di Seme Selvaggio...

A cura di Redazione
31 maggio 2025 09:00
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Con voce forte ma al contempo rispettosa, ha raccontato la brutalità della violenza sulle donne. Ha iniziato così Alessandra Perziano, poetessa e autrice di Seme Selvaggio, durante l’incontro ospitato dalla Società Dante Alighieri di Vico Calorio. Un evento intenso, non solo per il contenuto trattato, ma per il modo diretto in cui è stato condiviso: attraverso parole, musica e immagini che toccano un tema troppo attuale.

Seme Selvaggio è una poesia scritta quindici anni fa, che oggi diventa brano musicale e videoclip, grazie alla collaborazione con la musicista Valentina Carvelli e il regista Fabio Mancuso. Un progetto corale, che ha visto subito la risposta di Carvelli e Fabio Mancuso, e che ha un obiettivo chiaro: sensibilizzare e scuotere le coscienze.

“Non è una poesia autobiografica, ma racconta di tutte le donne vittime di violenza”, ha precisato Perziano. “È un invito a denunciare. Una storia dura, certo, ma anche una parte di me. È nata dopo l’ennesimo episodio di violenza letto sui giornali. E io non ho mai smesso di sognare che potesse diventare una canzone, anche se non sono una musicista. Forse l’incontro con Valentina è stato il momento giusto per farlo accadere”.

La poesia è contenuta nel libro Inchiostro Imperfetto e si apre con un verso forte: “Sento il branco che divora la mia carne”. Parole forti, che Valentina Carvelli ha trasformato in musica con delicatezza e rispetto: “Ho letto tutto il libro d’un fiato”, ha raccontato. “Questa poesia mi ha colpita più delle altre: è la più esplicita, la più cruda. E così, davanti al caminetto, è nato un giro semplice, una melodia che accompagna le parole con lentezza. In alcuni punti ho lasciato spazio al parlato, perché la forza del testo superava la musica”.

Al progetto hanno preso parte anche Pasquale Ribecco alla chitarra elettrica e Francesco Lia al basso, che hanno curato l’arrangiamento. Il videoclip è stato realizzato da Fabio Mancuso, per CineIsola Production, con Aldo Basile e Carmela Curcio alla fotografia. La coreografia è stata affidata alla Isla Academy di Maria Grazia Stillitano e Francesca Grandene.

“Il testo parla da solo, e da lì siamo partiti per creare il racconto visivo”, ha spiegato il regista. “La color correction alterna luci fredde e calde, dramma e rinascita. Ci sono paesaggi, contrasti, immagini forti che accompagnano lo spettatore nel cuore della storia”.

A interpretare la protagonista è l’attrice Olga Poljanskaja, affiancata dalle ballerine de La Isla Academy ASD. La scelta della danza come mezzo narrativo non è casuale: il corpo diventa linguaggio, memoria e rivendicazione. Una forma di espressione che restituisce alla protagonista dignità, forza e presenza.

“E io la mia nuova aurora l’ho trovata”, ha detto Perziano durante la serata, chiudendo con un messaggio di speranza. Seme Selvaggio, ascoltando ieri durante la presentazione, non è solo il racconto di una ferita comune, è anche un percorso di riscatto e rinascita.

Durante l’incontro si è parlato anche della recente uccisione di una quattordicenne, ennesimo segnale di una vera emergenza sociale. Da qui, l’appello: che questo brano, questa poesia, questo video possano essere portati nelle scuole e nelle sedi istituzionali, perché l’arte, quando racconta il reale, può essere uno strumento di cambiamento.

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