Isola C.R. - Blitz della Guardia Costiera, sigilli a strutture balneari

La Capitaneria di Porto sequestra anche un frantoio oleario

A cura di Redazione
17 novembre 2025 11:04
Isola C.R. - Blitz della Guardia Costiera, sigilli a strutture balneari -
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Isola C. R. - Nell’ambito di controlli finalizzati alla tutela del pubblico demanio marittimo e dell’ambiente militari della Capitaneria di portoGuardia Costiera di Crotone hanno sequestrato, in due distinte operazioni, nel Comune di Isola Capo Rizzuto due manufatti in legno poggiati su pedane in legno per complessivi metri quadrati 50 (cinquanta) circa adibiti a chiosco bar e locale infermeria ed un frantoio oleario occupante una superficie di complessivi mq. 150 (centocinquanta), Relativamente ai manufatti, siti nella località Praialonga, è stato accertato dai militari che la concessione demaniale marittima esibita legittimava l’occupazione del pubblico demanio marittimo sino al 01 Ottobre 2025 con conseguente obbligo di rimozione delle opere alla scadenza del citato termine. Durante le attività ispettive è stata invece accertata la mancata rimozione sia dei due manufatti che delle strutture in legno asservite. In considerazione dell’abusività dell’occupazione i manufatti sono stati posti sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria con contestuale deferimento del responsabile per il reato di abusiva occupazione di suolo demaniale marittimo. E’ stata altresì interessata la competente Autorità in materia di gestione del demanio marittimo per la quantificazione e successiva riscossione degli indennizzi dovuti dal responsabile a seguito dell’accertata occupazione abusiva. I controlli ambientali invece eseguiti ad un frantoio oleario, ubicato sempre nel Comune di Isola Capo Rizzuto, hanno consentito di accertare che le acque di vegetazione prodotte dall’attività commerciale a seguito di attività di lavaggio e defogliazione delle olive erano recapitate, attraverso alcuni pozzetti e tubazioni, direttamente sul suolo sito all’esterno del frantoio e, per caduta, in un vicino canale di scolo. Le acque di vegetazione invece prodotte dalla centrifuga delle olive, recapitate in una vasca di raccolta per poi essere smaltite mediante spandimento nei terreni di proprietà, sebbene comunicate all’Ente civico a mezzo SCIA, non sono risultate registrate come previsto dalla vigente normativa, compilando la prevista modulistica delle operazioni compiute, ne è risultata allegata alla citata SCIA la prevista relazione tecnica sull’utilizzazione agronomica delle suddette acque di vegetazione. Infine l’attività commerciale è risultata priva della prevista autorizzazione allo scarico per le ulteriori acque reflue industriali e meteoriche di dilavamento prodotte. Alla luce delle violazioni ambientali accertate l’intero impianto, occupante una superficie di circa 150 metri quadrati è stato posto sotto sequestro ed il titolare deferito alla competente Autorità Giudiziaria per diverse ipotesi di reato previste e sanzionate dal Testo unico ambientale (D. Lgs. 152/06). Saranno impartite a carico del titolare, come previsto dalla normativa di settore, prescrizioni di carattere ambientale che, qualora ottemperate nei termini assegnati, consentiranno la regolarizzazione dell’attività che potrà, previo dissequestro, operare nel rispetto delle vigenti norme e, soprattutto, dell’ambiente. Tali attività a tutela sia del pubblico demanio marittimo che dell’ambiente sono costantemente condotte dalla Guardia Costiera di Crotone e si inseriscono, anche, tra quegli indirizzi prioritari indicati dalla Procura della Repubblica di Crotone finalizzati alla tutela dell’ambiente e del territorio e dei beni pubblici ed al conseguente contrasto delle attività illecite.

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