La Calabria avanza e Crotone arretra: Ezio Scida da "smontare" mentre il Ceravolo e il Marulla guardano al futuro

L'impianto crotonese vive una fase di stallo e di incertezza sul suo futuro. In Calabria si guarda a nuovi orizzonti con milioni di euro destinati alla riqualificazione e restyling degli impianti di Catanzaro e Cosenza

A cura di Redazione
01 agosto 2025 07:30
La Calabria avanza e Crotone arretra: Ezio Scida da "smontare" mentre il Ceravolo e il Marulla guardano al futuro -
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Lo Stadio Comunale "Ezio Scida" di Crotone, casa del Crotone Calcio, è al centro di un'importante operazione di ridimensionamento che riguarda la Tribuna Coperta. Questa struttura, eretta nel 2016 dopo la storica promozione in Serie A della squadra rossoblù, ha rappresentato un simbolo del salto di qualità del club e della città. Tuttavia, a distanza di quasi dieci anni, l’impianto ha dovuto muovere un doppio passo all'indietro, per permettere la futura esecuzione di una campagna di scavi legata al progetto "Antica Kroton".

Nel 2016, in occasione della prima storica promozione in Serie A, fu costruita una nuova Tribuna Coperta in materiale modulare metallico, una struttura provvisoria che avrebbe dovuto servire per rispondere alle esigenze di capienza e comfort per i tifosi durante il massimo campionato di calcio italiano. Tuttavia, con il passare degli anni e la fine dell’avventura in Serie A, l'attenzione si è sposata dall'impellente necessità sportiva a quella prettamente archeologica a quanto pare non più "rimandabile". 

Il piano di smontaggio ha riguardato nei mesi scorsi la porzione superiore della tribuna, quella in metallo, mentre la parte originale in cemento è rimasta intatta. Sebbene la rimozione della struttura metallica sia ormai avvenuta, gli scavi archeologici non sono ancora partiti, e non è ancora dato sapere quando e se verrà rimosso anche il resto della tribuna. La città di Crotone, quindi, si trova di fronte a una situazione di incertezze riguardo il futuro del proprio stadio, in un momento in cui altre città calabresi investono ingenti somme per riqualificare i propri impianti sportivi.

A differenza di Crotone, infatti, altre realtà calcistiche regionali stanno puntando su interventi strutturali che mirano a modernizzare gli stadi esistenti, rendendoli più funzionali e adeguati alle normative e alle necessità del calcio moderno. A Catanzaro, ad esempio, la Regione Calabria ha stanziato ulteriori 9 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio 'Nicola Ceravolo'. Questo importo si aggiunge ai 3 milioni già destinati ad adeguamenti necessari per l'impianto, come l'illuminazione e il terreno di gioco, portando così a un totale di 12 milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio. I lavori sono divisi in due fasi: la prima, già completata, ha risolto le questioni regolamentari, mentre la seconda punta a migliorare i settori riservati ai tifosi giallorossi.

Anche Cosenza ha intrapreso un ambizioso piano di ristrutturazione. Per lo stadio "San Vito - Marulla" sono stati stanziati 7 milioni di euro, destinati non solo a un restyling superficiale, ma a un miglioramento strutturale sostanziale. "Non un intervento di facciata, ma sostanziale, in grado di dare all’opera una dignità strutturale importante", ha dichiarato il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, confermando l’impegno per il rilancio dell’impianto.

In questo contesto, lo Stadio "Ezio Scida" di Crotone sembra essere in una fase di stallo, privo di un progetto chiaro per il suo futuro, mentre le altre città della Calabria avanzano con investimenti significativi per modernizzare e potenziare le proprie strutture. 


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