Con la Lavanda dei piedi e la deposizione del Santissimo, ha avuto inizio il Triduo Pasquale. Le campane hanno suonato per l’ultima volta, durante il Gloria, nella messa “In cena Domini”. In alcune chiese storiche di Crotone, ad esempio, le statue dei santi sono state coperte, in attesa che proprio le campane suonino a festa nella Veglia Pasquale di sabato notte.
Crotone rivive gli antichi riti del Triduo dopo la cessazione dello stato di emergenza, con la Lavanda dei Piedi, segno e simbolo del servizio, e la Reposizione del Santissimo Sacramento, “i sepolcri”. In un gremito Duomo, il parroco don Serafino Parisi si è chinato davanti i ragazzi del Catechismo che si preparano a ricevere il Sacramento della Cresima lavando loro i piedi (qui il video) e perpetuando il gesto che Cristo ha lasciato ai suoi discepoli, di farsi servi e non signori.
“La lavanda dei piedi era un’esclusiva del padrone, del capo, di colui che aveva un potere e ai suoi piedi si doveva inchinare uno schiavo, che non doveva essere nemmeno israelita, non appartenente al popolo eletto, eppure Gesù si getta ai piedi dei suoi apostoli per far capire il senso del suo essere in mezzo a loro – ha detto nella sua omelia – Lavare i piedi è il segno del servizio, poiché i piedi sono la parte del corpo che toccano a terra e fanno sentire il peso del cammino, ed è la parte che per raggiungerla c’è bisogno di un crollo di se stesso, l’uomo deve scendere”.
Vi è stata commozione, dopo due anni, nel vivere pienamente questi segni, in attesa della Resurrezione: “Con la lavanda dei piedi Cristo entra nella sofferenza e nella Pasqua c’è l’elevazione dell’umanità che scende, diventa servo, e in forza di questo servizio può fare risalire l’umanità per far vedere il volto bello dell’inizio. Gesù libera il servo dalla sua condizione di minorità, perché diventando servo elimina il servizio alla volontà del padrone. Cristo dona dunque il segno della libertà“, ha spiegato ai presenti.
Al termine della cerimonia eucaristica, è stato deposto il Santissimo nell’altare della Reposizione (guarda qui la nostra diretta facebook), presso la navata sinistra della Basilica Cattedrale, in un Getsemani dove Cristo si è rifugiato dopo l’Ultima Cena, prima di ricevere il bacio di Giuda e poi arrestato. Crotone ha vissuto questa tradizione nel centro storico di Crotone, come un tempo, visitando le Chiese Antiche, come il Duomo, l’Immacolata, Santa Chiara e San Giuseppe, con il giro avvolti nel silenzio di una prece e il cuore, quest’oggi, che pulsa per la pace e la fine dell’evento pandemico.
Danilo Ruberto
