La Polizia con “Questo non è amore”. Contro le discriminazioni c’è anche il Crotone Femminile

Crotone – La pioggia alla fine non ha aiutato la conclusione della serata in Piazza della Resistenza con il camper della Polizia di Stato “Questo non è amore” che, ogni anno, offre informazioni sulle violenze di genere, e cosa fare in particolare per denunciare gli aggressori e allontanare, dunque, il pericolo.

Un pomeriggio particolare, in cui la Polizia ha incontrato i passanti, ribadendo il concetto di prossimità della forza dello stato verso i cittadini in stato di difficoltà. E c’era anche il Crotone Femminile, squadra militante nel campionato di Serie C, offrendo il proprio supporto a questa giusta causa.

La Polizia di Stato è stata presente in tutte le province d’Italia: “Un momento che possa non far dimenticar ela nostra presenza sul territorio per affrontare le tematiche legate al contrasto alla violenza sulle donne – ha dichiarato  Salvatore Montemagno dirigente divisione anti crimine della Questura di Crotone –  noi cerchiamo con le nostre iniziative quotidiane di riuscire ad abbattare questo fenomeno o quanto meno a contrastarlo“:

Erano presenti anche altre attività associative del territorio, a supporto dell’iniziativa, con diversi nastri rossi, simbolo di questa giornata: “Un’occasione per portare il nostro contributo su tematiche così importanti – sono le parole di Mimì De Miglio, coordinatrice sezione femminile dell’FC Crotoneogni volta che si parla di temi come questi significa che si può arrivare anche ai più giovani, per portare un cambiamento nella mentalità. La violenza non è solo l’atto estremo, ma anche privare della libertà, togliere ad esempio una passione. Lottare oggi significa anche lottare contro gli stereotipi”.

Se sono qui è perchè qui a Crotone sto benissimo – ha aggiunto Silvia Chiellini, capitano dell’FC Crotone Femminilee voglio dire anche io che vi sono degli stereotipi, il calcio è di tutti, non è solo maschile, e bisogna lottare per l’uguaglianza di genere. Molto spesso le donne sono vittime di violenza sia fisiche che psicologiche. Noi come Crotone Calcio portiamo il nostro contributo“.

Danilo Ruberto