“La scala della vita” è il titolo del libro scritto da Natalina Leuzzi che ha deciso di mettere nero su bianco le sue emozioni e i suoi sentimenti. Segretaria in una grande azienda crotonese, l’autrice è già al lavoro per il suo secondo libro. Una storia la sua, che parla di speranza.
Rimasta vedova in giovane età oggi racconta l’amore per il suo compagno. «L’idea di scrivere questo libro – ha raccontato Natalina – è nata camminando e ascoltando l’esperienza dell’uomo che oggi è al mio fianco, che mi ha insegnato tanto. Durante le nostre camminate, sotto la pioggia o sotto il sole, con il freddo o con il caldo, lui parlava della sua vita, di quando era bambino, delle sue continue sofferenze e mancanze, delle condizioni di salute del fratello Damiano.
Questo mi ha spinto a mettere in luce la malattia cerebellare». Il libro narra della storia di Gino, un bambino di 5 anni, abbandonato in un ospedale a Roma mentre i genitori restano a Crotone per badare agli altri figli. Rimasto solo il piccolo diventa irrequieto e iperattivo. «Con questo racconto – spiega Natalina – voglio testimoniare quanto sia preziosa l’unità famigliare, voglio far riscoprire il valore della condivisione perché in una famiglia se c’è un problema, è di tutti».