L'augurio del Presidente della Provincia per il 2023: «Non siamo destinati ad essere sempre fanalino di coda»

Intervista di fine anno al presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari. Un anno intenso in cui l’ente ha lavorato per raggiungere gli obiettivi prefissati.Oltre a concludersi il 2022 si concl...

A cura di Redazione
01 gennaio 2023 09:00
L'augurio del Presidente della Provincia per il 2023: «Non siamo destinati ad essere sempre fanalino di coda» -
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Intervista di fine anno al presidente della Provincia di Crotone Sergio Ferrari. Un anno intenso in cui l’ente ha lavorato per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Oltre a concludersi il 2022 si conclude anche il suo primo anno da Presidente.
Un anno intenso, 365 giorni nel corso dei quali si è lavorato per far seguire alle parole, azioni ed atti concreti in linea con gli obiettivi dichiarati al momento dell’insediamento, primo tra tutti quello di restituire alla Provincia di Crotone il ruolo che le spetta, vale a dire, protagonista. Obiettivi importanti quelli che ci siamo prefissati, e di non semplice realizzazione, tenuto conto che si è innanzitutto dovuto intervenire in un Ente svuotato di funzioni, di risorse economiche e anche ormai privo di entusiasmo. Abbiamo riacceso i riflettori sulla Provincia di Crotone, lo abbiamo fatto dialogando, confrontandoci, sia all’interno dell’Ente, coinvolgendo le tante professionalità presenti, riorganizzando l’apparato amministrativo, ed all’esterno con gli amministratori locali e con il Governo regionale e la nostra rappresentanza parlamentare.

Quali gli obiettivi raggiunti?
Credo che a distanza di un anno la Provincia oggi sia di fatto divenuta riferimento per tutte le comunità del territorio, reale supporto alle amministrazioni e collante tra il territorio ed il Governo Regionale.
Le numerose visite istituzionali, dal Governatore Occhiuto al presidente del Consiglio regionale on. Mancuso, ai consiglieri regionali, hanno di fatto riconosciuto alla Provincia di Crotone ed alla sua amministrazione il ruolo di intermediario e di portavoce delle istanze dell’intero territorio. La Provincia di Crotone, nei miei propositi, doveva essere la casa dei 27 comuni, e lo è diventata, giorno dopo giorno, azione dopo azione, attuando un sistema in grado di essere realmente al servizio delle amministrazioni locali, che hanno trovato in tal modo non solo ascolto e condivisione, ma concreto supporto nell’attività burocratico-amministrativa. È stato a tal fine ampliata e potenziata, la già efficiente Stazione Unica Appaltante, che è oggi un ufficio centrale unico nella sede provinciale per l’espletamento delle procedure concorsuali. Un organismo che eserciterà la funzione di organizzazione dei concorsi e delle procedure selettive del personale, al servizio dei Comuni del territorio provinciale e di molti altri enti pubblici.
A questo si aggiunga anche la “piattaforma tuttogare Comuni” istituita per i comuni che non dispongono di una piattaforma di e-procurement, una piattaforma destinata alle gare d’appalto da espletare da parte dei comuni in forma totalmente autonoma. Certo, sono innegabili le difficoltà con le quali quotidianamente ci siamo confrontati e ci confrontiamo, ma altrettanto innegabili sono l’entusiasmo, l’energia e la responsabilità con cui le affrontiamo, gestiamo e lavoriamo per risolverle: con il sorriso e coltivando la speranza, forti dell’entusiasmo che muove ogni nostra azione. Viabilità, infrastrutture, edilizia scolastica, ma anche sanità, pur dovendo fare i conti con le casse vuote, in questi mesi abbiamo cercato di sopperire con progettazione di qualità capace di convogliare risorse finanziarie. È stata approntata una riorganizzazione delle professionalità presenti e si è anche guardato all’ esterno per integrarle laddove necessario. Abbiamo concentrato molti sforzi sul PNRR, ma non solo, per intercettare più risorse possibili, un impegno che ha generato progetti per oltre 15 milioni di euro già finanziati e concentrati soprattutto sulle scuole di competenza provinciale. Sono stati riaccesi, finalmente, i riflettori sulle nostre eccellenze, prima tra tutte l’Area Marina Protetta, per troppo tempo trascurata, emblema di una Provincia dimenticata. Continueremo a lavorare per restituirle dignità e soprattutto per valorizzarla, tutelarla e per farla conoscere. La posa della prima pietra per la realizzazione del “Museo del Mare”, struttura che sarà completata in quattro mesi, rappresenta un momento importante, come importante è riprendere in mano e renderlo funzionale e funzionante l’Acquario.

Qual è stato il momento più significativo del 2022?
Ci siamo contraddistinti, in questi mesi, per non aver dato ampio risalto agli enormi sforzi che stiamo facendo, in termini di tempo e risorse dedicate a raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.
Abbiamo dato preminenza e precedenza, a portare a termine quanto messo in “cantiere”. Potrò sembrare ripetitivo, ma non riesco a concentrare l’attenzione su di un singolo atto o avvenimento.
Ribadisco, aver reso l’Ente, interlocutore privilegiato delle Istituzioni superiori, e la presenza del Governatore Occhiuto, del Presidente del Consiglio regionale on. Mancuso, degli Assessori regionali su tutti l’on. Gallo, che si sono ripetutamente confrontati con gli amministratori locali sulle problematiche delle diverse aree della Provincia, cercando nella specificità, di ogni comunità la soluzione ai problemi, è motivo di profonda soddisfazione. Aver ritrovato ampia sintonia, con tutti i Sindaci, con molti amministratori, esser intervenuti sempre a sostegno, per quanto è stato possibile fare nei confronti delle diverse comunità.
Ecco, non un atto o un avvenimento singolo, ma il lavoro, la programmazione, raccogliere risultati ogni giorno, questo mi sento di poter sottolineare come significativo dell’anno che si conclude.

C’è qualcosa che vorrebbe cambiare se potesse tornare indietro?
Cambiare non credo, migliorare probabilmente. C’è tanto da fare, siamo partiti da una situazione sicuramente di svantaggio. Legata a problemi atavici ed anche ad una certa rassegnazione. La prima battaglia da affrontare e vincere è stata proprio quella di restituire fiducia e speranza, indispensabili per lavorare bene e per ottenere risultati. Non ci si deve risparmiare, ma quotidianamente operare, con entusiasmo, affrontando le emergenze che nel corso di questo anno, purtroppo non sono mancate, ma programmando, unico modo per costruire, davvero, un modello di sviluppo economico e sociale armonioso ed in linea con la vocazione e l’identità del territorio.

I propositi per il nuovo anno.
Lavorare, lavorare e ancora lavorare, e farlo con il supporto delle tante professionalità presenti, con l’aiuto degli amministratori locali. Sono tanti i progetti redatti, nei settori di specifica competenza provinciale, scuole e viabilità, ma non solo. Mi riferisco per esempio al turismo ed alla promozione, all’agricoltura ed alla zootecnia, alla costruzione di una “rete” per la quale, seppur la Provincia non ha deleghe specifiche, ma per le quali la Provincia è riuscita nel corso dell’anno a ricavarsi un ruolo, legittimato anche dal Governo regionale guidato da Roberto Occhiuto. Il 2023 dovrà essere l’anno in cui consolidare questa posizione, rafforzarla e raccoglierne i frutti. Gli obiettivi sono tanti, e per questo mi sento di rivolgere alle nostre comunità ed anche a me stesso un augurio per il nuovo anno: affrontare ogni nuovo giorno con entusiasmo e con la consapevolezza, che non siamo destinati ad esser fanalino di coda sempre. Le classifiche esistono, ove rappresentino davvero la realtà, per esser sovvertite. Dove possibile, con l’impegno di tutti.

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