Le sigarette costeranno di più dal 2026: svelare le cifre dei rincari

A confermare l’orientamento del governo è stato lo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti

A cura di Redazione
13 dicembre 2025 23:30
Le sigarette costeranno di più dal 2026: svelare le cifre dei rincari -
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A partire dal 1° gennaio 2026, i fumatori italiani dovranno fare i conti con un nuovo aumento dei prezzi sui prodotti del tabacco. La manovra economica in fase di definizione prevede infatti un progressivo incremento delle accise, che coinvolgerà sigarette, tabacco trinciato, prodotti a tabacco riscaldato e sigarette elettroniche.

Secondo quanto anticipato da fonti di settore e riportato da SkyTg24, gli aumenti potrebbero non tradursi automaticamente in rincari al dettaglio: le aziende produttrici avranno infatti la facoltà di decidere se trasferire interamente l’incremento fiscale sul prezzo finale o assorbirlo, almeno in parte, nei propri margini.

Le stime: rincari fino a 40 centesimi a pacchetto

La Relazione tecnica allegata alla manovra delinea un calendario di aumenti graduali: si parte da un rincaro medio di 15 centesimi a pacchetto nel 2026, per arrivare a circa 25 centesimi nel 2027 e fino a 40 centesimi dal 2028. L’obiettivo dichiarato è quello di recuperare margini di ricavo uniformando l’aumento su tutte le fasce di prezzo.

Giorgetti conferma: “Sì, le sigarette aumentano”

A confermare l’orientamento del governo è stato lo stesso ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, che durante una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri ha dichiarato: “Le sigarette? Poco poco, ma sì, aumentano”. Secondo le stime, il comparto del tabacco potrebbe garantire allo Stato oltre un miliardo di euro di entrate aggiuntive nell’arco di tre anni.

Il contesto europeo e il rischio contrabbando

L’intervento sulle accise si inserisce in un quadro più ampio di revisione fiscale a livello europeo. La recente chiusura della consultazione pubblica dell’Unione Europea sul tema ha riacceso il dibattito anche sul rischio di un aumento del contrabbando, fenomeno che potrebbe essere alimentato da un’eccessiva pressione fiscale sui prodotti del fumo.

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