Libera Mente Crotone: la chiusura della Piscina Olimpionica è l’ennesimo schiaffo ai diritti dei bambini e ragazzi autistici
L’associazione denuncia l’impatto sulla vita quotidiana dei ragazzi autistici e chiede interventi urgenti e duraturi
La recente chiusura della Piscina Olimpionica di Crotone rappresenta «l’ennesimo, amaro schiaffo in faccia a chi lotta quotidianamente per garantire un barlume di normalità ai bambini e ragazzi autistici», scrive l’Associazione Libera Mente Crotone in una nota. «E non scherziamo quando diciamo “schiaffo”: è la negazione di un diritto fondamentale che, in città, rischia di ridursi all’unica (e ora negata) attività accessibile».
Secondo l’associazione Libera Mente Crotone, la piscina non può diventare «l’unico punto fermo in un universo di bisogni complessi». «La situazione è drammatica: l’autismo richiede un ventaglio di servizi efficienti, integrati e soprattutto duraturi. Non si può navigare a vista, né accontentarsi di soluzioni tampone che crollano (letteralmente) alla prima difficoltà».
L’associazione esprime preoccupazione non solo per la perdita immediata di un servizio cruciale, ma anche per il rischio che i diritti dei ragazzi autistici e delle loro famiglie vengano strumentalizzati politicamente: «I diritti dei ragazzi autistici e delle loro famiglie NON SONO MERCE DI SCAMBIO elettorale da tirare fuori al bisogno».
Sebbene venga richiesta una risoluzione rapida della questione piscina, l’appello è più ampio: serve «una visione a lungo termine dei servizi e dei progetti di vita necessari, al di fuori del ciclo elettorale». In caso contrario, «non solo viene negata un’opportunità, ma si condannano intere famiglie all’isolamento».
L’associazione conclude: «Non chiediamo la luna, ma un sistema di supporto che funzioni, oggi e domani».
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