“Liberi per Crotone” ritorna sulla mozione DDL Zan passata in consiglio comunale

Crotone, riceviamo  e pubblichiamo da Liberi per Crotone 

Sarebbe così semplice dire “abbiamo sbagliato”, riconoscere l’errore e rimediare con una mozione opposta e contraria, che sostanzierebbe la reale natura della nostra città. Aperta, libera e inclusiva. E invece no, si reitera nell’errore, forse proprio perché un errore non è. Perché chi della maggioranza ha votato quella mozione vergognosa, lo ha fatto in fede e coscienza e non per inesperienza o per una trappola messa in piedi da chissà chi.

Le difficoltà di questa giovane maggioranza rendono il tema dei diritti sociali solo un mezzo di scontro o, peggio, qualcosa di non fondamentale quanto la sopravvivenza di un governo cittadino appena nato ma già pieno di conflitti interni tra le varie anime. Anime messe assieme dal Sindaco Voce in una campagna elettorale in cui non ha fatto altro che cercare di raccattare voti, a prescindere dalle idee che ha ognuno dei suoi compagni di strada.

Allora è facile comprendere il motivo per cui tra i 48, quarantotto, punti all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale nessuno abbia voluto ridiscutere la mozione vergogna contro il Ddl Zan.

Semplicemente nell’idea di chi ci governa è preferibile provare a vivacchiare, il tema dei diritti e di quanto male ne esca la nostra città sono secondari. L’esatto opposto di quanto pensa la vera maggioranza dei cittadini della nostra Crotone, che ha fatto sentire alta la propria voce nel sit-in dello scorso 7 dicembre.

Così non va bene, sindaco Voce. Così non va bene cari componenti della maggioranza. Così non va bene cari consiglieri comunali. Quella mozione che mira a instillare odio e violenza va cancellata e va cancellata con un voto del consiglio comunale. I diritti civili sono inalienabili e nessun rancore bigotto o omofobo, nessun giochetto politico deve dare all’esterno l’idea di una Crotone incivile e oscurantista. Crotone vanta una storia importante che non permetteremo venga offuscata da un siffatto consiglio comunale.

Ma che razza di consiglio comunale è mai questo, possibile che non ci sia neanche un consigliere comunale che senta il dovere di cancellare l’onta di un ordine del giorno omofobo, che si nutre di una concezione fascistoide della società e che non ha solo un valore simbolico ma mira a indebolire le conquiste che con tanta fatica si sono ottenute in anni di lotta. Possibile che non ci sia nessun consigliere comunale che capisca che questo ordine del giorno, come altri presentati dall’estrema destra in molte città italiane, ha l’obiettivo di rallentare sul territorio le conquiste normative nazionali per contrastare la violenza e la discriminazione per motivi legati alla transomofobia, alla misoginia e alla disabilità?

Il consiglio comunale di Crotone alimenta il vento nero contro i diritti ed allora cari consiglieri comunali che vi definite democratici se non siete in grado di difendere principi e valori di civiltà, dimettetevi!

Il silenzio di molte forze di sinistra non ci meraviglia, così come non ci meravigliano le semplici posizioni di facciata, anzi. Per quanto ci riguarda come Liberi per Crotone, finché non verrà votata un altro ordine del giorno a favore dei diritti civili e contro ogni forma di discriminazione, non ci fermeremo.

Liberi per Crotone




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