«A ogni cambio di stagione, l’organismo deve adattarsi a nuovi stimoli esterni, a diverse temperature e al cambio di certi ritmi. Questo è ancor più vero con l’avvento della stagione primaverile, soprattutto nel mese di aprile, quando, complice anche il passaggio all’ora legale, i piccoli disturbi del sonno possono diventare più frequenti, con ripercussioni sul benessere quotidiano.
Inoltre, questa primavera, la terza dall’inizio della pandemia, porta con sé, per molte persone, anche la stanchezza fisica e mentale derivante dai due anni di convivenza con la diffusione del virus SARS-CoV-2 e gli effetti prolungati che la pandemia di Covid-19 continua ad avere sulla nostra quotidianità.
Senza dimenticare coloro che, avendo contratto il virus, devono ancora farci i conti in termini di stanchezza o nebbia mentale quando questi sintomi si manifestano come conseguenza del cosiddetto Long Covid». Così Assosalute in una nota ripresa anche dall’agenzia Dire.
La primavera rappresenta un vero e proprio cambiamento per l’organismo: le giornate si allungano, le temperature si alzano, e cresce il desiderio di trascorrere più tempo all’aria aperta, ma spesso sentiamo di non avere abbastanza energie. Ci sentiamo perciò più stanchi e sonnolenti.
«La nuova stagione – spiega il Professor Piero Barbanti, docente di Neurologia presso l’Università IRCCS San Raffaele di Romaporterà con sé tre nuovi tipi di stanchezze: la stanchezza ‘invernale’, a seguito di mesi prolungati senza un periodo di riposo; la stanchezza della situazione pandemica, che ha inciso psicologicamente, provocando stress nella popolazione; e la stanchezza data dal Long Covid neurologico tra coloro che hanno contratto il SARS-CoV-2».
Per porre rimedio ai piccoli disturbi del sonno, riposare al meglio ed essere dunque concentrati ed energici il giorno seguente, il Professore raccomanda anzitutto: “la gradualità: evitare, quindi, che accanto al burnout psicologico cui spesso ci troviamo, si associ un surmenage fisico da iperattività.
Tra i rimedi quotidiani più comuni, un cucchiaino di miele accompagnato da un infuso di camomilla può essere un valido aiuto per un sonno tranquillo, così come un bagno caldo, una o due ore prima di coricarsi, può favorire il rilassamento. Inoltre, andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora». Occhio poi all’alimentazione: bisogna evitare la caffeina, la nicotina e gli alcolici e concedersi tisane alla melissa, alla valeriana o con la passiflora.
