Lo chef che racconta in cucina la sua Calabria, Antonio Biafora tra tradizione e sapori

Passione, arte e identità. La cucina di Antonio Biafora, chef del Rinomato ristorante Hyle, ha ricevuto nei giorni scori la Stella Michelin che premia il lavoro della famiglia Biafora ma soprattutto l’intraprendenza e il coraggio di Antonio.

Sì, perchè il giovane chef – trentasei anni tra qualche giorno – di coraggio ne ha avuto quando, nonostante le tante possibilità in Italia e all’estero, ha deciso di tornare nella sua Calabria. Una scelta la sua, che lo ha premiato considerando il successo della sua cucina ormai nota ben oltre i confini regionali.

«Avrei potuto fare il cuoco in qualunque parte del mondo – spiega Antonio -e probabilmente avrei ottenuto riconoscimenti come la stella Michelin o più prestigiosi anche prima, ma non avrebbe avuto senso lontano dalla mia regione, non avrebbe avuto senso raccontare la Calabria altrove. Sarebbe stato un “semplice lavoro”, invece qui è qualcosa di più importante, è lasciare un segno per la generazione futura».

E così nella sua cucina, fatta di legami, storia e cultura, Biafora crea e racconta attraverso i suoi piatti una Calabria diversa fatta di sapori e tradizione ma anche di bellezza e profumi.